Calcio, il Sorrento non si abbatte: contro l’Aprilia inizia la rincorsa alla capolista Paganese. Scontri di Pagani: porte chiuse e sette arresti convalidati

La caduta di Palma Campania non deve gettare nello sconforto  squadra e ambiente: il Sorrento ritorna  al campo Italia, contro l’Aprilia, per iniziare la rincorsa alla capolista Paganese, inarrestabile negli ultimi 9 turni (sempre vincente).  Appuntamento domenica ore 14:30 tra le mura amiche di via Califano. La vetta dista solo tre lunghezze: nulla è perduto, la Paganese è avvisata.
Paganese che pagherà, in termini di supporto, la follia di domenica scorsa, consumatasi a pochi metri dallo stadio Marcello Torre di Pagani, quando ultrà di casa e di Caserta sono venuti a contatto, scatenando un’assurda guerriglia urbana. Guerriglia che ha prodotto feriti e un bus a servizio della tifoseria casertana, avvolto dalle fiamme.
In tal senso, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha assunto la decisione di chiudere al pubblico lo stadio di Pagani, per i prossimi tre turni casalinghi, all’indomani della riunione dell’Osservatorio che ha esaminato i gravi fatti di violenza avvenuti domenica scorsa in occasione della gara di Serie D tra Paganese e Casertana. Ad entrambe le tifoserie sono state inoltre vietate le trasferte in occasione delle prossime tre partite di campionato.

ll gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha inoltre convalidato l’arresto dei sette tifosi della Paganese che, secondo l’accusa, avrebbero partecipato agli scontri avvenuti domenica a Pagani prima del fischio d’inizio di Paganese-Casertana.

Confermata anche la misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata eseguita – in flagranza differita – lunedì sera da carabinieri e polizia. Per altri due tifosi della Casertana, invece, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva convalidato il fermo, revocando però i domiciliari e sostituendoli con l’obbligo di firma per tre volte a settimana.

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