Stefano Caldoro, ex governatore e capo dell’altra opposizione in Consiglio regionale della Campania è tra gli indagati nel filone napoletano dell’inchiesta su appalti e corruzione Consip che ha portato all’arresto dell’imprenditore Alfredo Romeo. “È l’ennesima vicenda giudiziaria che potrebbe provocare ripercussioni negative sul corretto funzionamento dell’istituzione regionale”. Lo dice la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che aggiunge: “I magistrati ipotizzano per Caldoro la tentata corruzione in concorso, un reato molto grave per chi svolge funzioni pubbliche. Ci auguriamo che Caldoro riesca a chiarire la sua posizione e, allo stesso modo, chiediamo ai magistrati di andare fino in fondo in un’inchiesta che sta svelando un’autentica trama delinquenziale. Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica presente in Consiglio regionale che ha le mani pulite nell’aula consiliare sono rappresentati quasi tutti i reati del codice penale compreso quello del voto di scambio politico-mafioso. Per una questione di opportunità e per la tutela delle istituzioni ci appelliamo al buonsenso di Caldoro intanto chiediamo che chiarisca in Consiglio il suo ruolo in questa vicenda”. Monica Paolino (Fi), consigliere regionale della Campania, invece, esprime vicinanza umana e politica all’ex governatore e amico Stefano Caldoro, persona di grande integrità morale. “Confido nel lavoro della Magistratura – dice la Paolino – e sono sicura che presto si farà luce sulla vicenda”.