Ad inizio di quest’anno, una casa sequestrata alla criminalità organizzata è stata mesa nella disponibilità del Comune di Sorrento. Si tratta di un appartamento di 150 metri quadrati ubicato all’ultimo piano del palazzo al cui piano terra oggi si trova il Bistrot Lievito Madre ed un tempo c’era la libreria Capsa, di fronte alla Piazza Lauro. Il Comune in questi vani requisiti alla criminalità vuole realizzare il progetto denominato “Dopo di noi” che prevede la sistemazione e l’assistenza a soggetti svantaggiati nella fase in cui potrebbero trovarsi privi dei genitori o di parenti prossimi disposti ad accudirli. La Prefettura ha un apposito fondo riservato a questi interventi con una disponibilità di 32 milioni di euro complessivi che rende finanziabili progetti comunali per un massimo di 1,5 milioni di euro. Entro il 15 gennaio il progetto deve essere presentato. Tutto è pronto, manca solo il decreto di trasferimento dell’immobile al Comune da parte dell’Agenzia che gestisce i beni confiscati alla criminalità. E’ un piccola-grande corsa contro il tempo. L’iter burocratico e progettuale è seguito dal consigliere delegato alle politiche sociali Federico Cuomo. “ C’è la possibilità concreta di concludere positivamente questo progetto – ha detto Cuomo – con l’assegnazione dei fondi. In prefettura ho trovato disponibilità rispetto ai nostri propositi che rispecchiano fedelmente quello che è lo spirito della legge sui beni sequestrati. Aprire una prospettiva per realizzare un futuro tranquillo a soggetti svantaggiati rappresenta un elemento di serenità anche per i genitori di questi soggetti. Ma c’è di più. Si tratta una positiva eterogenesi dei fini. Con il male che diventa bene e si offre per il miglioramento di persone che hanno bisogno di assistenza e che già sono seguiti nell’ambito dei servizi offerti dal piano sociale di zona. La corrispondenza tra il Comune ed il Ministero degli Interni si sta perfezionando proprio in questi giorni. Da parte nostra siamo impegnati con il massimo di determinazione. Vogliamo cogliere questa occasione”.