Casapound replica al PD: “Il Sindaco ci ha ringraziato giustamente. Noi siamo tra le gente, mentre loro pensano ai giochi di Palazzo”

Non si è fatta attendere la replica al Partito Democratico da parte dei rappresentanti di Casapound.

Ad aprire le danze ci aveva pensato il PD che aveva lanciato con un comunicato un monito al Sindaco Vincenzo Iaccarino.

Il senso era quello di evitare di “legittimare” gli esponenti di Casapound, definiti nel comunicato del Partito Democratico neofascisti.

Arriva a stretto giro la replica di Casapound che accusa il PD con parole destinate ad alimentare ulteriormente la polemica.

Ecco cosa scrive la locale sezione di Casapound:

Il Partito Democratico di Piano di Sorrento ha dato fastidio la nostra presenza domenica 28 maggio durante la “Domenica Ecologica” organizzata dal comune e da Penisola Verde. Come al solito invece di occuparsi delle problematiche carottesi e tacere sulla giornata di domenica, vista la loro totale assenza, il PD si preoccupa delle attività del nucleo locale di CasaPound Italia e “ammonisce” il sindaco di Piano il quale giustamente ci ringraziava dopo aver visto il nostro impegno incondizionato nel ripulire Marina di Cassano.

Siamo altresì contenti che il partito di Buzzi, dello scandalo Montepaschi, dei tantissimi tesserati condannati per svariati reati e coloro che hanno imposto il famigerato “business dell’accoglienza” a livello nazionale, volto esclusivamente a ingrassare le casse di coop loro amiche e del Vaticano, togliendo risorse al popolo italiano, prenda le distanze da noi che operiamo spinti dal solo amore verso il territorio, senza né padrini né padroni e senza soprattutto il benché minimo aiuto economico da parte delle casse dello Stato. Sicuramente non cerchiamo la legittimazione da parte di nessuno se non quella dei cittadini che ci hanno visto operare diverse riqualificazioni sul territorio (tra le quali appunto quella di Marina di Cassano), le raccolte alimentati a favore delle famiglie indigenti e le tante altre attività svolte sul territorio. Il consenso continueremo a costruirlo tra le strade e tra la gente con le nostre azioni e non con intrallazzi e giochi di palazzo come si evince dalla storia recente di qualche forza “democratica”.