Il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, il comandante della polizia municipale, due funzionari del Comune e quattro imprenditori della zona, hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari per corruzione, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso di ufficio, turbativa d’asta, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, appropriazione indebita ed emissione di false fatture. Giuseppe Tito è indagato per corruzione e induzione indebita per fatti accaduti nel 2012 quando era assessore nello stesso Comune di Meta. Contestualmente, il gip del tribunale di Torre Annunziata ha disposto per lui un sequestro preventivo di beni per 15 mila euro.
Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata guidata da Alessandro Pennasilico e condotte alla tenenza della Guardia di Finanza di Massa Lubrense.
Questi i nomi di tutte le persone coinvolte, a vario titolo, nell’indagine: Giuseppe Tito, Rocco Borrelli, Paola De Maio, Rina Paolotti, Nunzio Lardaro, Antonino Staiano, Carmela Izzo e Aniello Donnarumma