Commercio e controlli. Marano: gioielleria nel mirino

 

Dopo la tregua tra Natale e Capodanno, sono ripresi i controlli sulle attività commerciali per verificare il rispetto delle norme sull’occupazione del suolo pubblico. A seguito dei nuovi  accertamenti sono state  individuate tre attività in contravvenzione. Si tratta di una gioielleria , in località Marano, che ha occupato, spazi ed aree pubbliche, senza titolo e senza aver fatto neanche richiesta di concessione. Nello specifico, nel corso dell’attività di verifica, la polizia municipale ha individuato l’occupazione del suolo pubblico da parte di due vetrine temporanee mediante espositori installati  con chiodi a pressione ed un nuova vetrina per la cui realizzazione è stata formulata l’accusa di abusivismo.  I vigili hanno chiesto all’ufficio commercio di comminare la sanzione prevista per situazioni del genere dal regolamento comunale e che consiste in 5 giorni di chiusura. Ora la richiesta è all’esame del Dottor Donato Sarno, responsabile del settore, che è chiamato a decidere. Ma nel corso degli accertamenti sono stati individuati comportamenti in contrasto con il regolamento comunale da parte di altre due attività.  Un ristorante in Via P. Reginaldo Giuliani ed un’altra attività sul Corso in prossimità di Piazza Lauro. Costoro hanno utilizzato, in occasione della chiusura stagionale,  l’area in concessione come deposito per  gli arredi esterni, tavoli e sedie in particolare. Tale situazione è espressamente vietata dal regolamento comunale per motivi di decorso urbano. In casi del genere, è possibile lasciare l’area in concessione con gli arredi , ma questi devono essere posizionati come se l’attività fosse aperta. La vera è beffa è che in casi del genere, la multa è di circa 50 euro, pertanto all’attività conviene, paradossalmente, pagare la sanzione piuttosto che chiamare personale ad hoc ed individuare un deposito. Dove trasferir ei materiali. Da quando, nel giugno scorso, è stato emanato il nuovo regolamento comunale sulle concessioni di aree pubbliche emerge una novità positiva: tra dicembre e di primi di gennaio sono state inoltre tate all’ufficio comunale competente 110 richieste di concessioni. Mai così tante nella storia recente di Sorrento. Evidente che “tolleranza zero” produce i suoi effetti.

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