Il Comune cerca “co-finanziatori” per il parco archeologico di Regina Giovanna

3milioni e mezzo di euro per realizzare il “Parco agricolo-archeologico della Regina Giovanna”. Una cifra considerevole, che l’amministrazione comunale di Sorrento vorrebbe così “coprire“: almeno il 5 per cento a carico di chi intende realizzare o gestire l’intervento, e il restante a “ valere” sui fondi Por nazionali e regionali.

E proprio per cercare i co-finanziatori del “cinque per cento”, Palazzo Sant’Antonino ha avviato un’indagine di mercato, finalizzata alla verifica di fattibilità “dello strumento del partenariato pubblico/privato quale procedura di realizzazione dell’opera”. Detto in soldoni: si cercano soggetti “esterni” nella realizzazione, nella gestione e, soprattutto, nell’accollo totale o parziale dei costi dell’opera pubblica. E il ritorno? Naturalmente, starebbe tutto nelle eventuali entrate economiche future. Una forma di project financing.

Al momento, si tratta di un avviso esplorativo, privo di graduatoria, per capire se esiste o meno una possibilità “esterna” ad investire nella “Regina Giovanna”. Le manifestazioni di interesse vanno fatte pervenire entro il prossimo 20 novembre.

IL PROGETTO. “Il progetto – recita l’avviso pubblico – consiste nella sistemazione e nell’adeguamento di un complesso immobiliare archeologico costituito dalla villa marittima di «Pollio Felice» e dall’intera area circostante ricoperta da terrazzamenti adibiti a vigneti ed uliveti, sita sull’omonimo promontorio.
Il complesso e la pertinenziale area di circa 57mila metri quadrati, sono, dal 2003 di proprietà comunale; l’area ricomprende anche la zona denominata “I Bagni della Regina Giovanna” in quanto la Regina Giovanna D’Angiò qui si recava tra il 1371 e il 1435 per godere dello splendido paradiso naturale di mare e sole. Essi, oggi, rappresentano un insediamento di notevole interesse anche paesaggistico poiché la secolare interazione tra uomo e natura ha modellato il territorio con opere produttive caratterizzanti, come i terrazzamenti per la coltura degli oliveti, dei vigneti e degli agrumi. L’obiettivo del progetto consiste nella risistemazione e nella configurazione dei terrazzamenti, nella ripresa e completamento dei muri a secco dell’800, nella realizzazione di un sistema di percorsi con materiali a basso impatto ambientale, nella sistemazione di alcune aree di sosta attrezzata e, chiaramente, nella valorizzazione dei resti delle emergenze/preesistenze archeologiche attraverso opere di consolidamento e di accessibilità culturale. Dei tre manufatti presenti nell’area oggetto dell’intervento, si è previsto il restauro, il consolidamento e la successiva ri-funzionalizzazione; in particolare: la Torre in pietra di tufo ospiterà un punto informativo per i fruitori del parco; il secondo volume, sempre in pietra, la cui posizione è a ridosso di una zona pianeggiante, ospiterà, a seguito degli interventi di restauro e di adeguamento, i servizi igienici a servizio dell’area circostante adibita a spazio per i pic-nic e i giochi; il terzo volume, infine, di maggiore consistenza è la vecchia casa colonica per la quale i lavori di restauro tenderanno al recupero delle caratteristiche peculiari, con la demolizione di superfetazioni aggiuntesi impropriamente nel tempo ed il ripristino degli spazi originali quali il cortile interno con il piccolo lavatoio, i locali a volta al piano terra, ecc. Infine, gli altri due piccoli manufatti, di epoca contemporanea, saranno demoliti in quanto in stato precario”.


Commenti

Una risposta a “Il Comune cerca “co-finanziatori” per il parco archeologico di Regina Giovanna”

  1. Dangio

    Non ne facciamo un altro…parco marino con tutti i soldi che ci dobbiamo buttare noi cittadini per i lauti stipendi ..a chi poi. Se non a chi a che fare nella politica ed insussistenti iniziative

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