Come spesso accade, serve un fatto scatenante, un catalizzatore, per accendere i riflettori su temi sensibili che, nel silenzio generale, attanagliano il nostro territorio. Il convegno o salotto, seminario, chiacchierata (così com’è stato definito dai relatori) “No alla Violenza” tenutosi ieri sera a Villa Fondi, fortemente voluto dal presidente del Consiglio Comunale di Piano di Sorrento Mario Russo, ha sottolineato proprio questo: quanto le istituzioni siano lontane e slegate dalla realtà e, forse più spesso, dalle nuove problematiche sociali che si sviluppano tra le nuove generazioni.
Tutti presenti i Comuni peninsulari, tranne Sorrento, con rappresentanti dalle forze dell’ordine, degli Istituti Scolastici, delle associazionismo giovanile, cattolico e laico. Tutti insieme in un momento di riflessione che di concreto lascia poco. Tante buone premesse, sottolineate dalla voglia di fare rete, di parlare del problema bullismo, di spogliare la Penisola dall’etichetta di “oasi felice”. Unico accenno ad un’iniziativa concreta, l’annuncio della nascita di un numero verde antiviolenza, dedicato alla denuncia e alla battaglia all’omertà sul tema.
La discussione è stata incentrata sul rapporto tra bullismo e altre problematiche tangenti, quali dipendenza da sostanze stupefacenti e ludopatia, con l’accento messo sul fenomeno che più impazza, il cyberbullismo, provando a proporre come esempio positivo lo sport. Proprio per questo erano presenti il dottor Alfonso De Nicola, medico sociale dell’SSC Napoli, e Nicola Lombardo, dirigente area Comunicazione della squadra partenopea. Un approccio che in qualche momento ha rischiato di distogliere l’attenzione dal tema principale del convegno, il no deciso alla violenza e, in particolare, al bullismo. Degno di segnalazione particolare l’intervento del capitano della Compagnia Carabinieri di Sorrento, Marco La Rovere, che ha invitato gli “adulti” a fare mea culpa, perché spesso le mancanze provengono dalla poca preparazione di chi, invece, dovrebbe saper affrontare al meglio il fenomeno. Un’iniziativa che lancia un messaggio positivo, che si spera possa avere seguito con azioni concrete di sensibilizzazione, affinché il “No alla Violenza” non rimanga soltanto una scritta su una spilletta o un’occasione per una passerella politica degli amministratori peninsulari.