Convegno su allergie ed apnee notturne. Arriva il Rettore dell’Università della Campania

“Allergie e Apnee notturne nel bambino e nell’adulto” è il titolo dell’importante convegno di approfondimento, aperto al pubblico, che si terrà la mattina di sabato 18 Maggio dalle 10 alle 13 nella Sala Consiliare del Comune di Sorrento, con l’organizzazione del dott. Tullio Tartaglia, specialista in Otorinolaringoiatria ed esperto di Endocrino-Chirurgia della Tiroide e Allergopatie, operante presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli Napoli, con gli autorevoli interventi del prof. Giuseppe Paolisso, Rettore Università degli Studi della Campania, del dott. Maurizio Di Mauro, direttore generale A. O. U. Vanvitelli, che modererà l’incontro, del prof Gaetano Motta docente di Otorinolaringoiatria, della prof. Simonetta Masieri  dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “La Sapienza” Roma , del prof. Domenico Testa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli Napoli,  del dott. Sergio Terranova docente Master in “Diagnosi e Terapia del Russamento” presso La Sapienza Roma, del  presidente Associazione Medici di Medicina Generale Penisola Sorrentina dott. Umberto D’Amora, del pediatra- adolescentologo Carlo Alfaro degli Ospedali Riuniti Stabiesi, del direttore sanitario AIAS Afragola  dott. Arturo Armone, dei farmacisti Francesco Palagiano e Pino De Simone, di Vincenzo Borrelli  esperto di Chirurgia bariatrica al Policlinco San Pietro Bergamo.

Tanti i temi che saranno trattati: l’intelligenza emotiva dei bambini, il rapporto medico- paziente, le allergie viste sotto il profilo allergologico, otorino, odontoiatrico, la polisonnografia,  l’importanza del sonno per la salute, la diagnostica tramite citologia nasale, la chirurgia bariatrica nelle Osas. Obiettivo principale dell’incontro, focalizzare l’attenzione dei partecipanti sui disturbi del sonno, che possono essere primari, o secondari a patologia.

Nelle forme primarie, hanno importanza la predisposizione genetica e la cattiva igiene del sonno. Riguardo la predisposizione genetica, studi sui gemelli e sulla familiarità hanno confermato una forte influenza genetica nell’insonnia, che sarebbe legata a specifiche mutazioni su due cromosomi, il settimo e il nono. Le mutazioni che causano l’insonnia sono prossime ai geni che influenzano lo sviluppo del cervello, il consumo di alcol, il diabete di tipo 2 e la depressione.

Uno studio del 2019 coordinato dall’Università britannica di Exeter, pubblicato su Nature Communications, che ha analizzato il Dna di 85.670 partecipanti, conservato in biobanche britanniche, ha trovato che qualità e quantità del sonno sono regolati da almeno 47 aree genetiche. Molte di queste regioni genetiche sono legate alla produzione di serotonina, il messaggero nervoso coinvolto nella sensazione di felicità e benessere generale dell’organismo, confermando anche lo stretto rapporto tra sonno e tono dell’umore.

Anche l’ordine di nascita ha importanza nella predisposizione: l’insonnia è più comune nei primogeniti e nei figli unici. Le forme secondarie possono dipendere da: patologie neuro- psichiatriche quali ansia, depressione, malattie neurodegenerative, o malattie organiche quali asma bronchiale, patologie gastro-intestinali, cardiache, vascolari, neurologiche, neuromuscolari, endocrine e del metabolismo, otorinolaringoiatriche, allergie, infezioni, traumi fisici, uso di farmaci, dipendenza da sostanze di abuso. Di tutte queste tematiche i partecipanti sapranno molto di più seguendo il Convegno e interagendo direttamente con i grandi esperti che interverranno come relatori.

 

Carlo Alfaro

 

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