Nuovo Corso Italia, primo intoppo: la ditta esclusa ricorre al Tar

Al momento, sarà possibile ammirarlo e sognarlo solo attraverso gli elaborati e le ricostruzioni digitali. Già, perchè il restyling del nuovo corso Italia, nel tratto che si sviluppa da piazza Tasso al bivio con via Capo, rischia il primo imprevisto ancor prima dell’inizio dei lavori.

Una ditta che aveva partecipato al bando, senza aggiudicarselo, ha infatti impugnato dinanzi al Tar della Campania l’esito della gara. Gara “vinta” dalla ditta “Parlato costruzioni” di Castellammare di Stabia, che aveva prevalso sui competitor operando un ribasso del 21 per cento rispetto all’importo a base d’asta (da un milione e 270mila euro a poco più di un milione) e un dimezzamento dei tempi di esecuzione (da 180 giorni a tre mesi).

L’opera mira a rendere preminentemente pedonale il centro cittadino: la riqualificazione del tratto di corso Italia dovrà avvenire mediante la realizzazione di una parte centrale percorribile da veicoli, e parti laterali a marciapiedi. Per una migliore fruizione dello spazio urbano, e per l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti, i marciapiedi verranno realizzati a raso con la sede stradale, eliminando qualsiasi salto di quota. La pavimentazione dell’intero intervento sarà prevista nella sua totalità in pietra lavica: basole per la pavimentazione della parte stradale e lastre per quella dei marciapiedi intervallate da inserti di lastra di porfido.

Ora l’intero affidamento è soggetto al giudizio del Tar.

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