La danza ha il potere di favorire l’espressione delle emozioni e delle sensazioni, di svincolare il corpo dal limite della comunicazione verbale, lasciando libero spazio al movimento. La danza aiuta a combattere lo stress e a diminuire l’ansia, attraverso il movimento infatti, lasciamo da parte le parole, che spesso ci aiutano a prendere le distanze da quanto sentiamo emotivamente, per dare la possibilità ad altre parti di noi di esprimersi. Secondo Wilhelm Reich il potenziale energetico di un corpo si esprime soprattutto attraverso il ritmo pulsatorio di contrazione ed espansione, connesso al battito cardiaco e al respiro. Quando un’emozione viene espressa è un’energia che si libera. L’impossibilità di esprimere le emozioni impedisce quindi fisiologicamente la naturale circolazione energetica del corpo. La costrizione del respiro così come le tensioni che impediscono il movimento fluido e armonico di ogni parte del corpo, possono essere segnale di un conflitto emozionale irrisolto. Spesso questo meccanismo si verifica poiché avvertiamo che alcune emozioni, se svelate, se espresse, potrebbero scatenare una reazione aggressiva del mondo esterno, metterci in imbarazzo o farci sentire dolore. Nel conflitto esistenziale tra bisogno espressivo e paura dell’espressione si forma, attraverso un compromesso, il nostro Io sociale, ma in tal modo l’Io (l’identità), più o meno gravemente, perde la libertà di essere se stesso, la sua spontaneità, la sua creatività.
In quest’ottica comprendiamo meglio il senso del ballo e la sua funzione psicologica. I gesti ripetitivi propri della danza e la concentrazione necessaria per eseguirli possono essere un valido aiuto contro lo stress, le tensioni e le contrazioni. Inoltre, mentre balliamo, il nostro cervello produce endorfine, sostanza responsabile del benessere. Tuttavia una cosa è danzare da soli chiusi in casa altro è farlo in gruppo o con il proprio partner. Nella danza si dà molta importanza allo scambio comunicativo con l’altro, in modo particolare se questi è il partner che con noi condivide un ballo di coppia: non potendo utilizzare le parole è fondamentale essere concentrati, saper dare i giusti “comandi” attraverso il movimento così che l’altro capisca cosa fare e come farlo per poter rispondere armonicamente al dialogo corporeo. È il caso di uno dei balli caraibici più famosi e coinvolgenti: la salsa cubana. Al ritmo latino preserviamo la nostra salute fisica, mentale e relazionale. Sì, perché si balla in coppia e, se riusciamo a coinvolgere il/la nostro/a partner risulta utilissima per rafforzare l’intesa di coppia, la comunicazione e il divertimento. La danza ci invita ad affidarci e a lasciarci andare, anche i più rigidi e conformisti col tempo cedono abbandonandosi al piacere del corpo e del movimento.
In conclusione, ballare fa bene, perché la danza si rivolge alla parte ancora sana che è in ognuno di noi, è una meravigliosa manifestazione del nostro essere vivi e creativi.
Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.
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Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043