«La bozza del decreto Sostegno non tiene conto della gravità della situazione economica in cui versa il settore dell’accoglienza alberghiera. Anzi, rischia di compromettere definitivamente la tenuta del comparto turistico regionale e con essa migliaia di posti di lavoro»: così Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania, commenta le indiscrezioni sul provvedimento che il governo Draghi si appresta a varare nelle prossime ore.
Secondo il numero uno degli albergatori campani, il testo non tiene conto del crollo del fatturato, pari addirittura al 54.9%, recentemente registrato dall’Istat per quanto riguarda i servizi ricettivi nel 2020. «Nel caso della Campania – aggiunge Iaccarino – la bozza del decreto è ancora più insoddisfacente: l’anno scorso le imprese turistiche della nostra regione hanno accusato un calo delle presenze anche del 90% rispetto al 2019 e, di conseguenza, per alcune di esse il fatturato si è pressoché azzerato. Senza un valido sostegno, quelle stesse imprese rischiano di chiudere e buona parte dei 15mila dipendenti presenti in Campania di perdere il posto di lavoro».
Ecco perché Federalberghi Campania si associa alle richieste rivolte dall’associazione, a livello nazionale, al governo Draghi: «Ci aspettiamo che il calcolo dei ristori venga effettuato considerando il danno subito nell’intero periodo pandemico (marzo 2020 – febbraio 2021), considerato che l’attuale impostazione penalizzerebbe fortemente le strutture alberghiere e gli stagionali della Campania e dell’intero Mezzogiorno – conclude Costanzo Iaccarino – Servono scelte più coraggiose ed equilibrate anche sul tetto di cinque milioni di euro che escluderebbe dagli aiuti la maggior parte delle imprese alberghiere del nostro territorio. E non va dimenticata la necessità di vaccinare al più presto l’intero personale delle imprese turistiche, in modo tale da consentire la ripartenza di un settore che produce il 15% del pil nazionale e di quello campano».