Pino Sentinella/ D’Esposito (WWF): “Del tronco rimasto ne faremo una scultura”. Intanto ecco cosa rimane della legna

Del Pino Sentinella ne faremo una scultura

E’ emotivamente distrutto, Claudio d’Esposito, per la perdita del “Pino Sentinella” della statale, ma non si abbatte. Il Presidente della locale sezione del WWF fa sapere.

Della parte di tronco che è rimasta ancorata al suolo intendiamo farne una scultura”.

Intanto nella serata di ieri ignoti, ma a quanto pare non troppo, hanno provveduto a trafugare tutta la legna. Parte di tronco e rami caduti, infatti, erano stati accatastati in una piazzola. L’intervento si era reso necessario per liberare la statale 163. Per consentire il normale fluire della circolazione.

“Si sono fondati come avvoltoi per trafugare la legna”

D’Esposito è sconvolto anche da questo.

Chi ha preso la legna ha commesso deliberatamente un furto! Avevamo trovato un acquirente e col ricavato avremmo comprato un altro pino, di modeste dimensioni. Da piantare per le generazioni future al posto di quello strappato via dalla tromba d’aria dopo 130 anni di vita. Non penso proprio che la legna come si continua a voler fare credere non abbia alcun valore. Altrimenti non si spiega il fiondarsi di tanti. Come gli avvoltoi, Armati di porter, jeep e motoseghe sono giunti appena il sole è tramontato! Spero che i ladri di legname abbiano la sensibilità di comprendere tali cose. Spero si adoperino allo stesso modo, e con la stessa solerzia e sollecitudine, ad aiutare la nostra associazione a far rivivere la Natura!

Sarà presentata una denuncia

Il Presidente del WWF ha annunciato anche che provvederà in giornata a denunciare l’accaduto alle Autorità.

I rami crollati del “Pino Sentinella” erano stati accatastati provvisoriamente nella piazzola posta di fronte al sito dove vegetava l’albero. La decisione era stata presa in attesa di poter provvedere al recupero del legname. Successivamente ci si sarebbe occupati anche degli approfondimenti scientifici. Invece, già verso le 18 di ieri, ignoti armati di motoseghe e mezzi di trasporto, avevano iniziato il furto del legname. Sul posto si recava lo stesso d’Esposito che riusciva a notare un Porter di colore bianco carico di legname di pino. Il veicolo in tutta fretta si allontanava dal luogo in direzione Colli di San Pietro. Un altro automezzo, di colore blu, prendeva invece la direzione opposta, facendo rotta verso Positano. Al suolo non restava quasi più nulla. Le tonnellate di legna erano sparite. D’Esposito si vedeva così costretto ad allertare telefonicamente dapprima i Carabinieri di Piano di Sorrento e, successivamente, quelli di Sorrento.

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