“La lingua di un popolo non è solo espressione della sua vita, ma ne è anche il motore”. È questo il presupposto e, insieme, il fine del progetto “DifendiAMO la lingua italiana”. Si tratta di un’iniziativa del distretto 108 Ya per l’anno sociale 2016-2017, che si è arricchita con le collaborazioni dell’amministrazione comunale di Sant’Agnello e dell’Istituto comprensivo “Agostino Gemelli”. L’obiettivo è quello di difendere la lingua italiana dalla contaminazione dei neologismi e dell’ital-english, per salvaguardare un patrimonio linguistico, ineguagliabile per struttura e ricchezza idiomatica, e per recuperare un’identità. “Il nostro Paese sta perdendo ogni cognizione di cultura e di lingua, ogni memoria di sé, della sua storia e della sua identità – spiega Maria Rosaria Pirro Titomanlio, coordinatrice e responsabile distrettuale del service “Difendiamo la lingua italiana dall’abuso dei neologismi” -. L’impoverimento idiomatico mette in serio pericolo la tenuta delle strutture linguistiche, creando fenomeni di degenerazione e difficoltà espressive. Non dimentichiamo che la lingua è un’arma: finché ci sarà uno che conosce 2000 parole e un altro che ne conosce 200, questi sarà oppresso dal primo. La lingua ci fa uguali. La lingua è potere, è strumento del pensiero e mezzo per stabilire i rapporti sociali. La sua padronanza è premessa per l’esercizio della cittadinanza attiva”. Le modalità utilizzate per divulgare l’impegno alla valorizzazione dell’Italiano in questo progetto, iniziato a gennaio, sono: incontri informativi e formativi (con la collaborazione delle associazioni culturali della penisola sorrentina, come Fidapa, Istituto Tassiano, Centro di studi Bartolomeo Capasso, Cmea), e un concorso destinato agli studenti, di ogni ordine e grado, delle regioni di Campania, Basilicata e Calabria. Le tematiche da sviluppare, attraverso elaborati testuali, artistici o audiovisivi, sono la bellezza della lingua italiana per la comprensione della sua valenza nell’esercizio della cittadinanza attiva, e la riflessione sulle incessanti trasformazioni che si stanno attuando nella nostra lingua. Il gruppo di lavoro per questo progetto è composto, oltre che dalla dirigente scolastica Maria Rosaria Pirro Titomanlio, da Maria De Martino, presidente del Consiglio comunale di Sant’Agnello e delegata alla Cultura, Giovanni Guarracino, del Lions Club della Penisola Sorrentina, e dalle docenti Filomena Gentile, Nives Reale, Giuseppina Cuomo e Giuliana Buonocore. “Ringrazio il nostro governatore, Renato Rivieccio, per la fiducia ed anche per l’opportunità offertami di continuare una battaglia in cui credo fermamente – dice la Titomanlio -. Un grazie particolare anche al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Gemelli”, Maria Pagano, e al sindaco Piergiorgio Sagristani”. Il primo cittadino di Sant’Agnello ha confermato il suo impegno inviando una lettera ai colleghi sindaci per incitarli a chiedere l’adesione alle scuole dei comuni che amministrano. “La lingua non è solo un mezzo di comunicazione, ma è anche il tessuto stesso delle nostre espressioni culturali, il vettore della nostra identità e dei nostri valori – dice Sagristani -. La sua padronanza è premessa per l’esercizio della cittadinanza attiva. Siamo in Europa, viviamo in un villaggio globale, è necessaria una lingua a disposizione di tutti e questa, oggi, non può non essere che l’inglese. Dobbiamo, però, tutelare e valorizzare le lingue identitarie, al fine di arginare l’impoverimento del patrimonio linguistico mondiale. Ho accolto, condividendo il progetto, l’invito del Distretto Lions 108YA ad essere partner nella realizzazione del service “DifendiAMO la lingua Italiana”, attività che la coordinatrice distrettuale, Maria Rosaria Pirro Titomanlio, sta implementando da anni e a cui sono onorato di poter offrire il mio personale contributo”. Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco, il Presidente del consiglio comunale, Maria De Martino, delegata dal sindaco a seguire il progetto: “Ho condiviso questa iniziativa perché è sempre più difficile comprendere il senso di quanto viene divulgato da un telegiornale se continuano ad usarsi termini quale spending review, Job act, Brexit, ecc! È necessario che tali termini vengano usati anche con una traduzione italiana”. Entusiasta per la collaborazione anche Maria Pagano: “Mi auguro che questa iniziativa spinga bambini e ragazzi a riscoprire la bellezza di una lingua che trova espressione somma in Dante, Manzoni, Leopardi. Ogni volta che mi imbatto nei testi dei nostri autori, non posso fare a meno di coglierne la bellezza, la musicalità, l’intelligenza nell’architettura di certi periodi. La lingua non è solo un mezzo, è l’essenza stessa dell’identità personale e nazionale”.
Intanto la scorsa settimana, nell’aula magna dell’Istituto Gemelli, si è tenuto il service distrettuale sulla difesa dai neologismi. Preziosi gli apporti di Alfonso Paolella, professore emerito della “Scuola europea” di Varese su “La lingua italiana: storia e attualità” e di Pasquale Iezza, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Silvio Pellico” di Lettere, che ha presentato “Ivo il congiuntivo”, un’applicazione per smartphone.
Nancy De Maio