L'esternazione di Mimmo Cinque sul diritto di Patronato

Parrocchia di San Michele e Diritto di Patronato/ La netta presa di posizione di Mimmo Cinque

“Per difendere il diritto di patronato disertiamo le celebrazioni”

L’ultimo intervento di Mimmo Cinque  sul diritto di patronato nella Parrocchia di San Michele è destinato a far discutere. Cinque, con un passato da Presidente della locale Pro-Loco, per la verità non è nuovo a queste sortite.

Oggi dipendente del Comune di Piano di Sorrento, si definisce un carottese amante della sua Città. Proprio come carottese doc  Cinque rivendica da anni questo diritto.

Un diritto che, però, sembra caduto nell’oblio.

A scatenare la sua nuova filippica è stato un articolo pubblicato dalla nostra testata. Un pezzo in cui si parlava della stessa problematica verificatasi nella vicina Meta.

Mimmo Cinque ha subito preso la palla al balzo ed ha così commentato.

“In questa giornata ho visto tanti commenti al post sul giuspatronato, da Meta più di uno ha scritto “per me il Parroco è sempre don Gennaro“, ecco questo è lo spirito giusto. Iniziamo a disconoscere l’autorità di questi usurpatori, iniziamo a disertarne le celebrazioni, insomma iniziamo a riprenderci la nostra dignità e pretendiamo la legalità all’interno delle nostre parrocchie. Io sono di Piano e lo scrivo chiaramente “Don Pasquale non è il mio parroco, non ne riconosco l’autorità!”. Vediamo quanti altri fedeli di Piano, Mortora e Meta si uniranno e grideranno la loro voglia di legalità”.

Undici anni senza Parroco eletto

In realtà la vicenda della Parrocchia di San Michele è ancora più “grave” di quella di Meta. A Meta, infatti, l’ultimo Parroco eletto, Don Gennaro Starita, ha lasciato poco più di un anno fa.   Al suo posto è subentrato, con la carica di amministratore parrocchiale, Don Francesco Guadagnuolo (già vice parroco). A Piano di Sorrento, invece, si attende dal giugno del 2006. Da quando Don Arturo Aiello, l’ultimo eletto, veniva ordinato Vescovo e passava alla Curia di Teano-Calvi.  La guida della Parrocchia che venne così affidata a Don Pasquale Irolla. Anche Irolla, come il metese Guadagnuolo, fu nominato amministratore parrocchiale in attesa delle elezioni del nuovo curato.

Sono trascorsi quasi 11 anni ed i carottesi aspettano sempre quelle elezioni.

 

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