Una domenica bestiale/ Fulmini e saette tra Califano ed Elefante

La Domenica bestiale la apre Elefante

E’ cominciata così la domenica bestiale del Sindaco Vincenzo Iaccarino.

In che cosa sarebbe consistita la novità ? Il nuovo che avanza ….
Migliorati i servizi? Migliorata la efficienza della macchina amministrativa, migliorato Ufficio Tecnico? Trasparenza? Nuovi progetti ? Nuove risorse ? Assessori esperti ed efficienti ? Opere pubbliche ?
NULLA …proprio NULLA.

Parole e musica di Antonio Elefante. Non uno qualunque insomma. Uno dei suoi cosiddetti main sponsor  alla competizione elettorale tenutasi appena nove mesi fa.

Passano poche minuti e l’esternazione domenicale viene ripresa un po’ da tutti.

La Domenica bestiale la prosegue Califano

A farlo è anche Vincenzo Califano, sul suo blog Politica in PenisolaCalifano, però, non si limita a riportare la bordata di Elefante. Va oltre. La commenta così.

Ovviamente è lecito interrogarsi sulle ragioni della sfuriata domenicale di Elefante la cui alternante umoralità è in rapporto diretto con desiderata insoddisfatti, quelli evidentemente dell’Amministrazione carottese verso la quale ostenta apprezzamenti a corrente alternata. Chissà poi perché! Professionista, Imprenditore, politico a stagioni alterne, Elefante sta realizzando una serie di progettazioni e di opere – housing sociali ma non solo – di concerto con le Amministrazioni locali. In certi ambienti si mormora che vorrebbe realizzarne una di housing sociale (ma non solo) anche a Piano di Sorrento e probabilmente le idee che gli frullano per la testa gli agitano il sonno. Forse c’è dell’altro, ma i tempi consigliano riflessione senza aizzare canea al servizio!

Altro che riflessione insomma. Questo è quel che si chiama render pan per focaccia. Tuttavia se la focaccia dell’ingegner poteva apparire alquanto indigesta per la domenica bestiale del Sindaco Iaccarino, di certo non si può dire che il pan di Califano era leggero e ben lievitato. Califano, infatti, lancia allusioni circa operazioni immobiliari che Elefante vorrebbe realizzare a Piano di Sorrento. Precisa che il mormorio circola in certi ambienti. Considerato che i certi ambienti che frequenta Califano non sono tanto distanti dalla stanza dei bottoni, c’è da supporre che potrebbe esserci qualcosa in più di un mormorio.

La domenica bestiale la conclude Elefante

Elefante legge e rilancia. Al pan  che Califano gli aveva reso in cambio della sua focaccia,  l’ingegnere ci aggiunge pure una bella brioche. Rustica, giusto per farla digerire ancor di meno.

Cari amici
Rifletto in questo momento di quanto sia forte lo strumento della comunicazione attraverso facebook.
Siccome sono sempre stato una persona libera ho la possibilità di esprimere liberamente il mio pensiero. Qualcun altro no!
Mi rendo conto che a volte quello che io dico in piena libertà, può piacere a qualcuno e può anche piacere di meno a qualcun altro.
Siccome io non dipendo, ne sono stipendiato dai politici e ne ho sottoscritto contratti elettorali , ho la libertà di poter dire sempre la verità.
Mi sarei aspettato una replica con qualche sensata giustificazione, invece mi si addebita invettive che non ho proferito e si intende coprire il disagio .
Califano dica quali sarebbero i miei desideri insoddisfatti però parli pure dei suoi desideri nel frattempo appagati.
Io non credo che parli a nome del Sindaco, però la reazione nervosa a oggettivi e comprensibili rilievi mi fanno comprendere che codesta maggioranza vive una oggettiva difficoltà! Ansia da prestazione a concretizzare una qualsiasi cosa.
Per cui anziché replicare cercando di dare spiegazione o giustificazione al mio modo di esprimermi ( che certamente non sono state invettive) si dia da fare e si interroghi sulle cose promesse alla città e non fatte.

Fu così che la domenica bestiale di Vincenzo Iaccarino divenne davvero bestiale.

 


Commenti

Una risposta a “Una domenica bestiale/ Fulmini e saette tra Califano ed Elefante”

  1. Charly 57

    Pecché je penso ca chi cumanna nun s’adda maje scurda’ ‘na cosa: ‘o potere sujo sta dint’ê mmane ‘e chille ca stanno sotto a isso.

    Quando mio figlio era criaturo, io ‘o purtavo sempe a vede’ ‘e scigne, e isso me diceva: “Papà, ma comm’è possibile che degli animali accussì sciem, vogliono fare quello che fanno i cristiani?” ‘E scigne so’ belle quando fanno quello che dice il padrone, pecché se vogliono comandare da sole, diventano pericolose, s’anna abbattere!

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