Qualche mese fa, il nostro sito web aveva raccontato della imminente nomina di un nuovo Vescovo a Napoli al posto del Cardinale Sepe, che dopo aver svolto i due anni di proroga va in pensione.
Oggi il Santo Padre Francesco, ha nominato don Domenico Battaglia Arcivescovo della diocesi di Napoli: bene, cerchiamo di conoscere meglio il nostro nuovo Metropolita.
Don Domenico Battaglia, che molti chiamano con semplicità don Mimmo, nasce a Satriano un piccolo paese della Calabria in provincia di Catanzaro e proprio nel seminario San Pio X del capoluogo calabrese inizia la sua formazione fino all’ordinazione sacerdotale avvenuta nel 1988.
Diversi sono i suoi incarichi come parroco, in diverse parrocchie, ma fin da subito il suo interesse si rivolge primariamente ai più poveri e per ben ventiquattro anni dal 1992 al 2016 gestisce un centro per il recupero delle persone tossicodipendenti chiamato Centro calabrese di solidarietà fino a diventare presidente della federazione italiana comunità terapeutiche.
Questo suo continuo donarsi ai poveri gli vale il soprannome di “prete di strada”, lui nei poveri vede il suo Signore e a lui Dio chiede un passo in più, infatti tramite la decisione di Papa Francesco viene consacrato Vescovo nel 2016 e inviato alla diocesi di Cerreto Sannita- Telese – Sant’Agata dei goti.
Per un vescovo il primo modo di presentarsi a Dio e agli uomini è la scelta del motto episcopale e don Mimmo ancora una volta ricordandosi dei suoi poveri sceglie “ Confide surge vocat te” tratto dal brano di Matteo che riguarda il cieco che sentendo passare Gesù lo chiama a gran voce.
Noi napoletani gli diamo il benvenuto nella nostra terra, una terra con degli uomini che piano piano imparerà ad amare e conoscere, anticipandogli che da noi di strada ce ne è tanta da percorrere ma che non sarà mai solo, con le nostre preghiere lo affidiamo alla materna protezione di Maria Santissima e di San Gennaro.
Noi fedeli napoletani siamo contenti di averlo tra noi e ringraziamo il Santo Padre che ha tanto a cuore la nostra terra, lanciandogli però un appello, sempre inginocchiati a lui e al bacio del suo piede, affinché doni a don Mimmo e a Napoli presto, anzi prestissimo anche la berretta Cardinalizia.
Salvatore Foggiano