Ferve l’attività politica a poche settimane dalla tanto attesa tornata elettorale. Analizza la corsa verso il consiglio regionale Donato Iaccarino, da sempre impegnato come amministratore locale ed in attività socio-culturali. Membro di spicco dell’associazionismo in particolare con la Pro Loco Due Golfi, e politico navigato, già amministratore locale e candidato alle elezioni regionali con il PRI.
Hai lavorato e lavori a stretto contatto con Leone Gargiulo. Cosa ne pensi come politico e persona?
“Ho collaborato con Leone, prima nell’associazionismo ed in seguito nell’attività politica e amministrativa. Leone, come politico, possiede il giusto equilibrio nei rapporti sia con le persone, che con le istituzioni. Inoltre ha la determinazione nel porre al primo posto l’interesse generale e non quello del singolo. Naturalmente, come ognuno di noi, ha le proprie ambizioni personali. Come persona, poi, sfido chiunque a metterne in discussione l’integrità morale, l’onestà di intenti e l’assoluta mancanza di interessi personali legati alla politica. Credo siano proprio questi gli elementi fondamentali che ci accomunano.
Puoi vantare una lunga esperienza di associazionismo. Come è vista la candidatura di Leone Gargiulo come esponente del territorio.
“Si è vero! Ho sempre fatto parte di associazioni socio-culturali e di promozione turistica del territorio, in ruoli sia dirigenziali che di “manovalanza” . Molte iniziative le abbiamo condivise proprio con Leone, che conosce, quindi, la valenza del volontariato puro per lo sviluppo del territorio. La candidatura di Leone è stata giudicata da tutti assolutamente positiva per il comprensorio peninsulare, che fonda la propria economia sul turismo e sulle proprie radici storiche e culturali. Leone può validamente rappresentare le istanze e le problematiche territoriali, proponendo e sollecitando iniziative atte allo sviluppo di un turismo sostenibile, ove ambiente, cultura, storia e tradizioni, in aggiunta all’agricoltura che rappresenta l’architettura del territorio, possano compiutamente coniugarsi. Magari facendo ricorso a progettazioni per accedere a finanziamenti regionali e comunitari: aspetto assolutamente non secondario”.
Sulla base delle tue esperienze politiche quante possibilità ci sono di vedere Leone Gargiulo in Consiglio Regionale?
“Ho partecipato a numerose competizioni elettorali comunali e regionali, ricoprendo anche incarichi di partito a livello regionale e nazionale. Questo mi ha portato a maturare una notevole esperienza pratica, spesso in contrasto con il mio ideale mazziniano, secondo cui il dovere rappresenta la legge suprema. In questo frangente voglio essere pragmatico e realista. Leone può contare su innumerevoli rapporti sia professionali, in ambito medico, sia politici e nell’elettorato popolare, avendo ricoperto la carica di Sindaco e pubblico amministratore. Inoltre ha coltivato amicizie fuori Penisola, a Napoli e in numerosi comuni del collegio elettorale. Il pragmatismo di cui parlavo mi porta a sbilanciarmi ipotizzando un risultato peninsulare vicino al 20%, che tradotto in termini numerici significa 10.000 voti circa. Un esito che sommandosi ai consensi raccolti dagli altri comuni del collegio darebbero la certezza di vedere Leone nel consesso del Consiglio Regionale”.
Per un candidato della Penisola è stato sempre difficile raccogliere voti fuori area. Che consigli daresti a Leone e che campagna elettorale ti aspetti?
“Le difficoltà di un candidato della Penisola nel raccogliere voti fuori area sono costituiti dalla scarsa conoscenza diretta in altre realtà e l dalla correttezza dei candidati peninsulari nel non interferire in altre zone. Questo non avviene in Penisola, da sempre terra di conquista di candidati che puntualmente spariscono all’indomani del risultato elettorale. A Leone consiglio di attivare i rapporti fuori Penisola e proporsi di persona presso gli elettori di quelle zone, poiché si presenta molto bene come persona e con un curriculum politico-amministrativo di tutto rispetto. Naturalmente non bisogna trascurare i legami con l’elettorato peninsulare. Questa sarà una campagna elettorale anomala, condizionata dalle note vicende legate al covid-19. Non ci saranno comizi e proclami, spesso scontati e demagogici, ma incontri diretti con gruppi di elettori: proprio per questo Leone può dire la sua. Il grande trascinatore sarà il Presidente De Luca, che ha mostrato competenza e polso soprattutto nel gestire una situazione mai vissuta dal dopoguerra in poi”.