Nel linguaggio comune si parla molto spesso di punto G, rispetto al quale gli esperti hanno opinioni contrastanti. Ma esiste sul serio oppure no questo tanto famoso punto G? Ed è un fattore che aiuta realmente il raggiungimento dell’orgasmo femminile? Ecco cerchiamo di sfatare alcuni miti.
Iniziamo con il dire che del punto G ne parla per la prima volta un ginecologo tedesco Ernst Grafenberg (da cui ne deriva il nome), il quale per primo ipotizza e afferma la presenza di tale punto nelle donne e in una specifica area all’interno della vagina (parte superiore del terzo esterno della vagina, parte adiacente all’orifizio vaginale). Sono stati effettuati moltissimi test scientifici per confermare o meno tale ipotesi, ossia se esistesse nella vagina un’area di maggior densità di terminazione nervose la quale aiuterebbe, se stimolata, il raggiungimento dell’orgasmo. Alcuni studi recenti e nello specifico un articolo dal titolo Clinical Anatomy of the Female Patient pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Anatomy in uscita a Gennaio 2013 confermerebbe che il punto G non esiste tanto meno l’orgasmo vaginale. Cerchiamo però di chiarire questo punto. Non esiste il pungo g per come lo intendiamo e per come ce lo fanno intendere ossia quel punto che se stimolato ci permette di raggiungere l’orgasmo. Possiamo dire che il punto G esiste è una zona con alta densità nervosa che può aumentare il piacere ma non è sicuramente quel tasto magico che ci fanno immaginare, che se stimolato porta al raggiungimento dell’orgasmo poichè, come vedremo a breve, l’orgasmo è solamente uno ed è dato grazie alla stimolazione del clitoride. Anche questo è un altro mito da sfatare. Nell’idea comune esiste il concetto di due diversi orgasmi nella donna, un orgasmo vaginale e uno clitorideo. Niente di più sbagliato! Anche lo stesso Freud parlava di due differenti orgasmi, ma non è assolutamente così. L’orgasmo femminile è uno solamente ed è provocato dalla stimolazione del clitoride in maniera diretta o indiretta (come ad esempio durante il coito in cui la stimolazione del clitoride avviene in modo indiretto). Il clitoride è circondato da una piega cutanea (cappuccio clitorideo) molto analogo al prepuzio (pelle esterna al pene) nell’uomo; il cappuccio è a sua volta collegato alle piccole labbra. Durante il rapporto sessuale il fallo introdotto nella vagina esercita una trazione meccanica sulle piccole labbra e in questo modo procura una stimolazione del clitoride, tramite i movimenti del cappuccio clitorideo. E’ quindi tramite la pressione sull’osso pubico e tramite il meccanismo di trasmissione piccole labbra-cappuccio clitorideo, quello che provoca l’orgasmo coitale nella donna e non la pura stimolazione della vagina. Ma durante l’orgasmo il clitoride non prende parte alla scarica orgasmica, essendo le contrazioni ritmiche dei muscoli vaginali e circumvaginali a costituire l’orgasmo femminile vero e proprio. Il clitoride è l’elemento essenziale per innescare la scarica orgasmica. il clitoride è così squisitamente sensibile al tatto, che la stimolazione tattile diretta potrebbe provocare sensazioni di fastidio, sopratutto quando non è troppo lubrificato. La maggior parte delle donne preferisce una stimolazione indiretta, o con la pressione sul monte pubico, o tramite la trazione delle piccole labbra. Le sensazioni di piacere delle stimolazioni vaginali differiscono da quelle del clitoride, la maggior parte delle donne afferma di reagire a una combinazione di sensazioni vaginali e clitoridee Quindi vi possono esistere due sperimentazioni differenti, una esperita durante il coito e una in assenza di coito, ma ciò che viene stimolato e porta al raggiungimento dell’orgasmo è sempre lo stesso organo, il clitoride, che in ogni donna va stimolato in maniera differente poichè è un fattore molto intimo e personale. Ovviamente la penetrazione e il rapporto sessuale aumentano le sensazioni del piacere date proprio dalla penetrazione stessa. Ma oltre all’aspetto puramente fisiologico molta importanza va data all’aspetto psicologico. Questa è una componente molto importante che influisce nel modo in cui viene vissuta la sessualità, e influisce molto, sopratutto nella donna, nel raggiungimento dell’orgasmo, la quale sembrerebbe aver bisogno di tempi maggiori, ma non è solo una questione di tempo è sopratutto una questione di lasciarsi andare a un livello più profondo.
D.ssa Rebecca Cataldo