“Il fatto che diversi disabili siano stati inseriti, a loro insaputa, nelle liste per le comunali di Napoli dello scorso anno è inaccettabile e crediamo che, già alle prossime elezioni della tornata primaverile, i partiti debbano pensare a una sorta di codice etico che permetta di tenere fuori dalle liste persone legate alla camorra o comunque poco raccomandabili, come chiediamo da tempo e, al tempo stesso, evitare candidature di persone che non prendono neanche una preferenza che sono il simbolo di una politica malata e da abbandonare”.
Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, per i quali “è chiaro che quelle candidature nascondono illegalità come quella dei candidati a loro insaputa e altre piccoli e grandi illeciti o comportamenti ai limiti della legalità come le candidature fatte solo per avere permessi dal lavoro”.
“I partiti devono dare segnali concreti di legalità e di certo non li danno riempiendo le liste di persone che non hanno alcuna voglia di candidarsi per impegnarsi per il bene della collettività” hanno aggiunto i Verdi per i quali “sulla vicenda della ragazza down e degli altri disabili candidati a loro insaputa bisogna fare chiarezza su tutti i fronti perché una cosa del genere non può concludersi con un nulla di fatto senza alcuna sanzione per i responsabili”.
“Chi candida persone a loro insaputa è di fatto un delinquente, soprattutto quando approfitta anche del dolore di chi ha un handicap e per questo forse pensa non possa reagire” hanno aggiunto complimentandosi “con i familiari che, con coraggio, hanno deciso di denunciare”.