Si presenti
Sono Stefano, ho 51 anni e da 25 svolgo la professione di avvocato. Negli ultimi 6 anni, sono stato il presidente del consiglio comunale della nostra città, ruolo che ho portato avanti con impegno, lealtà e, spero, equilibrio.
Perchè si candida
Mi candido perché nel corso degli anni mi sono reso conto che la politica è più di una passione, è ormai diventata una parte di me. Parlare con le persone, recepirne le esigenze e dare risposte (o almeno tentare) sono caratteristiche già insite nel mio carattere e non mi risulta difficile metterle a servizio dei cittadini. Voglio continuare, con tutto le energie possibili, consapevole di cosa si può migliorare nella mia attività politica.
I motivi per cui sostiene Mario Gargiulo
La candidatura di Mario l’abbiamo costruita con alcuni amici che fin dall’inizio hanno creduto nel progetto. Progetto che ho sposato, perché Mario in primo luogo ama incondizionatamente la città; perché l’ho conosciuto da assessore, ma in pochi mesi ha assunto al meglio quello che devono essere le caratteristiche di un sindaco: moderato, equilibrato e garante di tutti, e,al tempo stesso, determinato, risoluto e fattivo.
Tre ragioni per votarla
Competenza, esperienza e determinazione. Ma anche tanta diplomazia. Mi piace la politica degli equilibri, della moderazione, senza urlare e sbattere i pugni. Per me le cose si ottengono con il dialogo e il confronto. Sono un moderato e sono fiero di esserlo.
Il primo provvedimento da adottare una volta al Comune
Appena insediati, ci sarà da affrontare la più grave emergenza sociale che Sorrento ha conosciuto negli ultimi decenni. Ogni provvedimento ed ogni sforzo della nuova amministrazione dovrà essere rivolto alle tante famiglie che avranno difficoltà serie nel superare l’inverno è alle imprese del turismo, da sempre primo ammortizzatore sociale del nostro territorio.
Come vorrebbe vedere la città tra 5 anni?
Tutti si riempiono la bocca con il voler elevare la qualità del turismo a Sorrento. Concerto assolutamente condivisibile, ma nessuno dice come fare.
A mio avviso, una risposta efficace è lo sviluppo della portualità turistica. Nei prossimi cinque anni intendiamo intervenire sul porto con un intervento massiccio e, tra le varie modifiche, vi è un sostanziale aumento degli spazi destinati al diporto, anche di unità di dimensioni medio-grandi. Abbiamo già pubblicato il nostro progetto sul porto, ci credo molto. Al fianco di questo, per aumentare la qualità del turismo serve quanto prima una rivoluzione nelle regolamentazioni di suolo pubblico, arredo urbano e servizi sul territorio. I regolamenti sono fermi a qualche anno fa, bisogna darsi una mossa.