“Epidemia di morbillo, vaccinatevi”. Ma in costiera non ci sono vaccini

Il termine “epidemia” è sdoganato direttamente dal Ministero della salute che, in una nota indirizzata alle Regioni, riferisce che dal primo gennaio al 2 aprile 2017 sono stati segnalati 1.333 casi di morbillo, di cui l’88 per cento non vaccinato.

“Alla luce dei dati disponibili relativi ai primi tre mesi del 2017 – si legge nella circolare -, con evidenza di un preoccupante incremento dei casi di morbillo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di presenza di focolai e di casi dovuti a trasmissione nosocomiale, si ritiene opportuno ribadire alcune raccomandazioni contenute nel Piano Nazionale di Eliminazione Morbillo e Rosolia”. Tra le raccomandazioni, anche “la vaccinazione dei contatti suscettibili a partire dai 6 mesi di età e la vaccinazione degli operatori sanitari”.

Ma in costiera? Da 15 giorni mancano i vaccini negli ambulatori del servizio sanitario. E da voci di corridoio, l’approvvigionamento di nuove scorte potrebbe richiedere ancora qualche giorno. Una circostanza in netta controtendenza rispetto alle “raccomandazioni” dettate dalle massime autorità sanitarie.

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