“Quando il presidente della Regione più importante del Sud nel tentativo di fornire un assist al premier amico lancia la proposta, poi definita provocazione per il timore di restare con il cerino in mano, relativa all’assunzione di 200mila giovani del Mezzogiorno nella Pubblica amministrazione e all’indomani il presidente del Consiglio, senza dire se va bene o è una boutade, la subordina di fatto al referendum, precisando che ‘prima va decisa l’organizzazione dello Stato”, è palese che si è di fronte a fumo gettato di proposito negli occhi di tanti giovani e disperanti disoccupati del Sud con il chiaro intento di mettere in campo una speculazione politica a favore del ‘sì’ al referendum”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, che aggiunge: “Non si tratta di una semplice speculazione politica ma di una speculazione che travalica pericolosamente i limiti della decenza e della democrazia. Chi governa deve avere contezza esatta delle cose che dice e che propone, altrimenti si finisce per essere trecentosettantacinque giorni l’anno in campagna elettorale in danno dei cittadini e delle fasce più fragili di popolazione”.