La strategia è ampiamente consolidata: bussano alla porta, si qualificano come operatori di un generico “servizio elettrico”, parlano di fantomatici rimborsi sulle bollette Enel, promettono tariffe più convenienti e chiedono di visionare le ultime fatture, dalle quali trascrivono i numeri del “contatore”. Poi, infine, chiedono di sottoscrivere un modulo, che “spacciano” per semplice prova, da esibire in azienda, che attesta la loro attività. Risultato finale? Con quella firma, l’utente “migra” da una compagnia elettrica all’altra. Il più delle volte, inconsapevolmente. In quasi tutti i casi, facendo leva sulla scarsa propensione, soprattutto delle persone anziane, a riconoscere un “tecnico” Enel da un vero e proprio agente commerciale, a caccia di nuovi contratti.
Di questi ultimi, si segnala la presenza, più o meno quotidiana, nei centri della costiera sorrentina. Stamani, l’alert arriva da Meta, con un post lanciato sui social network, e divenuto virale tra gli utenti del posto. Il post segnala la presenza di due giovani impegnati nel “porta a porta”.
Rispetto alle truffe classiche, i giovani non chiedono soldi. Nè cercano di portare via denaro e preziosi dagli appartamenti. Vogliono semplicemente una firma. Una firma per far recedere l’utente dalla attuale compagnia verso un nuovo fornitore di servizi elettrici.