Gaetano Milano, Sorrento : in overdose da turismo

C’è una esplosione di presenze che ha qualitativamente ridotto la vivibilità per i residenti costretti a convivere con le criticità tipiche di sovraffollamento. L’obiettivo deve essere il riequilibrio del rapporto tra i cittadini e l’economia. Sorrento rimane anzitutto dei sorrentini”.

 

A parlare così è l’avvocato Gaetano Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, tra i principali artefici di “Sorinvest”, la società voluta da Aponte per investimenti in città, consigliere di amministrazione dell’Hotel Tramontano già vice sindaco della città e dato in predicato di una possibile candidatura a sindaco.

 

Proprio lei che è considerato vicino ai cosiddetti poteri forti, gli albergatori, pone la questione dell’overdose di turismo?

Certo, il turismo e la ricchezza che produce deve essere socialmente sostenibile. E lo dico da persona e professionista che conosce gli operatori economici del settore e che ne apprezza lo spirito imprenditoriale, ma siamo arrivati ad un punto oltre il quale, a mio avviso, non si può e non si deve andare. Uno sviluppo incontrollato produce effetti collaterali ai quali va posto rimedio. Ma i primi ad essere consapevoli di questo sono proprio gli albergatori.

 

Ci può spiegare meglio?

I posti letto a Sorrento negli ultimi anni si sono triplicati. L’economia cittadina è esclusivamente turistica. Ciò ha determinato alcuni effetti negativi. I cittadini costretti a districarsi tra tavoli e sedie sparsi in modo eccessivo rispetto alla nostra viabilità, così come la “libera” apertura di attività extra-alberghiere sta comportando lo svuotamento del centro, tralasciando il costo eccessivo di alcuni servizi. In effetti ha un senso assecondare questa crescita economica generale, tuttavia, nel momento in cui diventa invasiva bisogna individuare dei contrappesi che salvaguardino le esigenze del cittadino residente.

A cosa si riferisce?

Anche ad una mamma o alla moglie di un lavoratore dipendente che per scendere da Priora o Cesarano in macchina deve spendere due o tre euro ad ora per la sosta. Per non parlare del traffico con spostamenti in macchina che diventano vere e proprie odissee.

Una questione centrale a tal proposito è l’espulsione dei residenti storici da Sorrento a causa del caro fitto e dei costi esorbitanti per l’acquisto delle case

È una questione di cui si è detto prima alla quale fa da contraltare le pronunce giurisdizionali che hanno bloccato il piano di edilizia residenziale all’Atigliana e di recente l’housing sociale a S. Lucia.

Il Tar ha detto che il piano casa non può derogare al Put. Contesta questa interpretazione?

Non contesto il Tar. Ma le pronunce dei giudici amministrativi non eliminano una questione centrale per chi vive a Sorrento: la necessità di un piano di edilizia residenziale e popolare per dare abitazioni ai residenti. Si tratta di una grande questione sociale e politica.

A proposito di politica. Come vede il quadro politico che si sta definendo in vista del voto?

 

Mancano sei mesi alle elezioni. Il gruppo dirigente uscente, espressione dell’attuale Amministrazione, deve fare uno sforzo di sintesi.

Mi pare che sia in corso questa fase?

Si ma il tempo non è infinito. Prima si fa, meglio è.

Ma il percorso che si sta seguendo con l’incarico affidato al sindaco per ascoltare la città ed i gruppi politici al fine di individuare un candidato o una rosa di candidati da proporre al gruppo di maggioranza, la convince?

Stabilisce una certa metodologia, anche condivisibile. Ma, a mio parere, sarebbe preferibile stabilire prima cosa si deve fare, poi chi deve partecipare e tra i partecipanti chi deve essere il direttore d’orchestra.

Uscendo dal politichese, che significa

Come al solito ognuno si sta pesando e cerca di far vedere quanto vale. E’ un confronto muscolare sulla base dei consensi attribuibili a ciascun attore politico, ma non si parte dalle esigenze della città. Quindi, indipendentemente dai metodi prescelti, auspico un confronto preventivo tra coloro che intendono partecipare alla competizione politica che stabilisca e fissi i termini programmatici di un’amministrazione che vuole incidere sul territorio, avendo quale orizzonte una città che prima di tutto sia “condivisa” dalle nuove generazioni, le quali, quindi, sono parte integrante di questo progetto.

Pare sia in corso anche qualche fuga in avanti da parte di componenti della maggioranza

Se si riferisce all’assessore Massimo Coppola per me ha un senso. E’ legittimo in un contesto ancora indefinito verificare i propri consensi ed iniziare a costruire un percorso elettorale. Certo, non è pensabile che possa proporsi elettoralmente criticando l’amministrazione uscente della quale è stato parte integrante per dieci anni.

C’è anche l’accoppiata Mario Gargiulo – Raffaele Apreda. Come valuta questa alleanza?

Non sono convinto si tratti di una alleanza politica. Un conto sono i rapporti personali ed amicali, altro la politica. Tutti noi abbiamo una certa esperienza ed anche coerenza che ci guidano in certe scelte ed in certe valutazioni: l’importante è che nessuno si faccia condizionare dall’esterno.

Mentre di Mario Gargiulo che ha lanciato un suo movimento, che dice?

Quello che ho detto per Massimo Coppola. Fa bene a muoversi ed a verificare la propria capacità di aggregare.

Marco Fiorentino, l’ex sindaco, rimosso dal consiglio comunale; secondo lei è ancora della partita?

Secondo me si. In particolare se dovesse emergere un quadro politico frammentato avrebbe carte da giocarsi e le giocherebbe.

Ma al momento non è ineleggibile?

Al momento. Se estingue il debito con il Comune la sua posizione si legittima.

Sorrento  di cosa ha bisogno secondo lei?

Un grande piano infrastrutturale.

In concreto?

Anzitutto il percorso meccanizzato per collegare il centro cittadino al porto. Poi copertura dell’area esterna della stazione per realizzare uno spazio per la sosta dei veicoli. Inoltre, delocalizzazione dello spazio ad oggi utilizzato per la distribuzione dei carburanti a Marano creando una nuova piazza con parcheggio sottostante. La valorizzazione del patrimonio culturale non è più rinviabile. Parlo dei Cisternoni, del Vallone dei Mulini, Antiche Mura e Regina Giovanna.

Ma sul Vallone sta realizzando i lavori una società privata

E questo cosa c’entra? Una volta ultimato il restauro conservativo dell’antico mulino l’utilizzo può essere coerente con un’ipotesi di utilizzo pubblico. Una priorità da affrontare a breve è l’adozione del PUAD (piano di Utilizzo Aree Demaniali). Si è creata una situazione di lasciar fare che a mio avviso richiede interventi precisi per razionalizzare al meglio l’utilizzo dei beni demaniali.

 

Novità per il percorso meccanizzato?

Sabato arriva il comandante Gianluigi Aponte per il Cda della Fondazione Sorrento non è detto che non si colga l’occasione per fare il punto della situazione per il percorso meccanizzato. La sua presenza in città è sempre uno stimolo per tutti.

Una speranza in particolare?

Una mia speranza recondita è che al più presto inizino i lavori per risolvere le problematiche dei residenti della zona del Capo di Sorrento interessati al fenomeno franoso di alcuni anni fa e che ancora attendono risposta.


Commenti

Una risposta a “Gaetano Milano, Sorrento : in overdose da turismo”

  1. Vincenzo Viglione

    Da condividere quasi in tutto