Giuseppe Aversa a Firenze con i sapori di Sorrento

Firenze, città simbolo della regione italiana più famosa nel mondo per le eccellenze agroalimentari e Sorrento, “capitale” di uno dei più importanti distretti enogastronomici del Paese, si incontrano a tavola. E sono stelle. Anzi stellati, con un evento che ha visto protagonisti gli chef Giuseppe Aversa de Il Buco di Sorrento e Marco Stabile, de L’Ora d’Aria di Firenze.
Nel ristorante fiorentino di via dei Georgofili, è andato in scena un pranzo a quattro mani tutto incentrato sull’olio extravergine di oliva, utilizzato come ingrediente di uno speciale menu che ha rivisitato piatti tipici della tradizione culinaria campana e toscana.
L’evento, promosso dal Consorzio di tutela dell’Olio Extravergine d’Oliva Toscano Igp, si è svolto nell’ambito della XV edizione del Premio Sirena d’Oro, il concorso nazionale che incorona a Sorrento i migliori oli extravergine d’oliva Dop, Igp e Bio.
Una iniziativa organizzata dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Regione Campania, Camera di Commercio di Napoli, Coldiretti Campania, Unaprol, FederDop Olio, Aprol Campania, Gal “Terra Protetta”, Lauro International, e associazione di assaggiatori professionali “Oleum”, con il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
In mattinata l’incontro, a Palazzo Vecchio, tra i sindaci di Firenze, Dario Nardella e di Sorrento, Giuseppe Cuomo. Ad accompagnare il primo cittadino del comune costiero, una delegazione composta dal consigliere comunale Lorenzo Fiorentino e dal presidente del comitato esecutivo del Premio Sirena d’Oro, Tullio Esposito.
Presenti all’evento, Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio di tutela dell’Olio Extravergine d’Oliva Toscano Igp, Aldo Maria Cursano, vice presidente vicario nazionale della Fipe Confcommercio, Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana, Gaetano Avallone, presidente dell’associazione “Oleum”, e numerosi produttori di olio, tra i quali Giorgio Franci e il frantoiano Nicolangelo Marsicani, patron dell’azienda indicata dal Gambero Rosso come frantoio dell’anno.
Cuomo ha donato al collega Nardella una scatola di legno realizzata con l’antica arte della tarsia, come simbolo di amicizia della Città di Sorrento, ed alcune pubblicazioni che ritraggono alcune delle località più suggestive della penisola sorrentina.
“Sono particolarmente felice di ricevervi in questa sede – ha detto Nardella – Spero che questo possa essere il primo di una serie di incontri tra le nostre comunità, nel segno della cultura e dell’enogastronomia, fattori trainanti della nostra economia”.
Un legame da sviluppare, quello tra i due territori, sottolineato anche dal primo cittadino di Sorrento.
“Questa tappa rappresenta un grande successo nella crescita del Sirena d’Oro, per le aziende che hanno partecipato e per la nostra città – ha commentato Cuomo – Il confronto con la più famosa Firenze, punto di riferimento per il turismo nazionale è per noi un importante stimolo”.
“La Sirena d’Oro e’, di diritto, uno dei premi più prestigiosi legati agli oli extravergine di oliva Dop e Igp del nostro Paese e coniuga due aspetti fondamentali: qualità e origine – è intervenuto Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio di tutela dell’Olio Extravergine d’Oliva Toscano Igp. In un mondo dove troppo spesso il consumatore è tratto in inganno da messaggi evocativi di un territorio, ma falsi, una realtà come quella sorrentina rappresenta la guida per chi si vuole orientare verso un percorso di sicurezza alimentare. Sono queste le motivazioni che portano il Consorzio per la tutela dell’Olio Toscano Igp a sostenere, con tanta determinazione, l’amministrazione comunale di Sorrento e il Comitato Organizzatore del Premio, rinnovando una collaborazione che vuol essere anche ponte nella ferma e reciproca volontà di tutelare le eccellenze alimentari dei nostri territori, che ne rappresentano il punto di forza più autentico”.
Per Tullio Esposito, presidente del comitato esecutivo del Premio Sirena d’Oro “L’evento di Firenze segna un momento importante nella ridefinizione delle strategie tendenti a dare alle Dop ed Igp, del contesto olivicolo italiano, l’importanza e l’attenzione che meritano. Per questo, il 25 marzo prossimo, a Sorrento, vari esponenti delle Igp italiane, riconosciute ed in via di riconoscimento, si confronteranno a porte chiuse sul futuro del comparto”.
Al termine dell’incontro istituzionale,  la visita nel complesso trecentesco dello storico palazzo civico e poi la sosta al ristorante L’Ora d’Aria, dove gli chef Stabile e Aversa hanno accolto gli ospiti con piatti impreziositi con gli oli extravergine di oliva Dop, Igp e Bio vincitori del Premio Sirena d’Oro 2017: Tartare di pesce spatola con mela annurca, Tartare di manzo marinato alla birra con pera e tartufo, Paccheri di Gragnano fritti con ripieno alla caprese e passata di pomodoro giallo, Crema di patate e ribollita liquida, Pasta e patate, fuso di caciocavallo, Ultra pappa al pomodoro con gelato di basilico, Maccheroni olio e parmigiano, Sfogliatelle con salsiccia e broccoli, Baccalà cotto a bassa temperatura con agrumi ed erbe di montagna con insalata di finocchi, arance e calamaretti, Torta di ceci in padella con asparago di mare, robiola e totanetti e, per dessert, Crema di riso e lime, crumble e mousse di cioccolato bianco. E per finire, l’immancabile limoncello.
“Abbiamo trovato nell’olio un grande elemento di aggregazione tra due grandi cucine, quella toscana e quella campana – ha dichiarato Giuseppe Aversa – Sono certo che questa collaborazione proseguirà nel tempo, e ho già invitato Marco Stabile da noi a Sorrento per replicare neo mio locale, Il Buco, il successo di questa iniziativa”.
“L’olio è da sempre un ingrediente fondamentale nella mia quotidianità e nella mia cucina – ha evidenziato Marco Stabile –  E lo stesso ho potuto riscontrare in quella di Giuseppe Aversa. Ogni olio ha la sua identità, racconta una storia di territorio ed è importante scoprire quanto possa regalare a un piatto. E’ stato un vero piacere confrontarmi con la realtà sorrentina, così autentica e ricca, fatta di persone vere, e non vedo l’ora di replicare questa esperienza al Buco e portare avanti la nostra sinergia, nel tempo”.
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