Giuseppe Buonocore guida l’associazione di Protezione civile Radioemergency – Terra delle Sirene che opera a livello nazionale ed in questa fase sta offrendo la propria collaborazione in Penisola sorrentina. Abbiamo sollecitato una riflessione anche per fare il punto sulla cosiddetta fase 2.
Emergenza Covid: la vostra associazione è presente su tutto il territorio della penisola con un lavoro grandissimo ci racconti un pò di cosa vi state occupando?
Radioemergency Terra delle Sirene è nata nel 2017 dalla volontà di alcuni operatori di mettere a disposizione della collettività le nostre professionalità specifiche nel campo delle comunicazioni. L’associazione riunisce e coordina volontari di Protezione Civile formati ed impegnati a prestare la loro opera nel settore specifico delle Comunicazioni in emergenza, specializzati nella gestione di reti e maglie Radio oltre che esperti in elettronica ed informatica. Facciamo parte del Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazioni Emergenza associazione alle dirette dipendenze del Dipartimento Nazionale di PC nonchè iscritta all’albo regionale della PC Campana. Noi interveniamo su attivazione sia in ambito nazionale che locale. Arriviamo là dove purtroppo non è possibile più utilizzare le normali reti comunicative.
Partecipiamo regolarmente ad esercitazioni con altre strutture nazionali per migliorare la nostra risposta alle necessità che purtroppo in emergenza siamo chiamati ad affrontare Abbiamo cogestito importanti esercitazioni anche di carattere europeo non ultimo EXE 2019 sul rischio Campi Flegrei ricevendo il plauso del Capo Nazionale Angelo Borrelli.
In occasione di questa emergenza nazionale di carattere sanitario abbiamo messo in campo tutte le nostre forze intervenendo non solo per la gestione delle comunicazioni, ma anche di supporto alla popolazione con distribuzione di beni di prima necessità, farmaci, distribuzione dispositivi di protezione individuali. Tutta la nostra attività viene costantemente monitorata inviando report settimanali al Dipartimento Nazionale. Gestiamo anche una pagina facebook dove diamo costanti informazioni alla popolazione e dalla stessa viene molto apprezzata,
Un lavoro così forte sull’intero territorio implica anche un’ottima collaborazione con le varie amministrazioni comunali. Ci dici una cosa positiva ed una negativa di questo forte sodalizio?
Indubbiamente questa è la prima esperienza della nostra associazione nell’ambito di una vera maxi-emergenza e ci ha dato l’opportunità di affinare la collaborazione con le amministrazioni e con le protezioni civili comunali e di prendere atto della disponibilità dei Sindaci di Meta, Sant’Agnello, Sorrento , Massalubrense, Positano e Capri che hanno creduto in noi inserendoci nei Centri Operativi Comunali nell’ottica della formazione di una squadra eterogenea nelle varie competenze con l’unico obiettivo di prestare la massima assistenza alla popolazione.
Consigli su come vivere questa emergenza Nazionale?
La crisi si vince con la tenacia e con la pazienza. In altri casi , quali terremoti, la popolazione ne è venuta fuori con il tempo ed evitando di credere e pretendere di recuperare tutto quello perso in tempi brevi. In questo caso specifico la ripresa è dettata non solo dalla buona volontà della gente, ma dalla riduzione dei contagi che è determinata dalla saggezza dei comportamenti.
Il post emergenza. La fase 2: cosa ci dobbiamo aspettare?
Più che parlare di post-emergenza parlerei solo di fase 2 nell’emergenza. Questa è la fase più delicata e più difficile da gestire. Noi ci aspettiamo un senso di responsabilità della popolazione ancora maggiore rispetto alla fase 1 in quanto proprio quando si permette di avere maggiori opportunità di movimento entra in gioco l’intelligenza che non deve vanificare gli sforzi fatti fin ora. Certo la voglia di riprendere il lavoro è legittimo anche se nella nostra zona dove l’economia si basa principalmente sul turismo la ripresa sarà sicuramente più lenta. Credo che nella fase 2 ci aspettiamo una ripresa psicologica, generata dall’isolamento sociale, ma un periodo ancora duro per la gestione dell’economia.
Suggerimenti su come migliorare questa grandissima rete di solidarietà?
Credo che dobbiamo nell’immediato continuare a fornire tutto quanto necessario attraverso i banchi alimentari anche nei prossimi mesi perché, come dicevo prima, l’emergenza non finisce con la riduzione della presenza del virus, anzi non bisogna abbassare la guardia.
Si dovrebbe fare una lavoro di squadra unendo le forze e non disperdendole facendo sempre più leva sulle Caritas parrocchiali che ben sanno dove purtroppo è necessario intervenire
Infine preparare le forze in tempi di pace per affrontare le battaglie, inculcare la cultura della sicurezza e della prevenzione formando ed informando sia le forze da mettere in campo che la popolazione. ricordandosi che la protezione civile è un sistema ed il cittadino è un elemento fondamentale dello stesso.
Vi ringrazio per l’attenzione a nome di tutti i miei volontari che tanto stanno dando in questo momento così terribile e di cambiamento per tutti noi