Housing sociale. Nuovo scontro Elefante-Marzuillo. Stavolta è bufera

Lo scontro è iniziato due giorni fa con la richiesta dell’avvocato Eugenio Marzuillo di istituire una commissione d’inchiesta sul progetto dell’housing sociale a S.Agnello. Si tratta dei 52 alloggi che si stanno realizzando in Via M. B. Gargiulo a seguito di una convenzione tra la società Aldebaran, che fa riferimento all’ingegnere Antonio Elefante, ed il Comune di S.Agnello. Per l’assegnazione degli appartamenti si è provveduto ad un sorteggio pubblico tra i soggetti titolari di determinati requisiti. Sul tema c’è stata una forte polemica. L’avvocato Marzuillo è intervenuto di recente per  sollecitare l’inchiesta  come rappresentante dell’Associazione cittadini contro le mafie e come candidato, non eletto, alle ultime elezioni amministrative.

L’ingegnere Elefante ha replicato a Marzuillo con un post su facebook in cui ha detto   “ma Marzuillo è lo stesso avvocato che mi  ha chiesto un sistema di come entrare in housing senza aver partecipato al bando?”

La replica di Marzuillo è arrivata a stretto giro “Non ce nulla da chiarire. La mia professione mi obbliga ad osservare il diritto di privacy in relazione al caso di una persona (essendo avvocato) che sto seguendo regolarmente in graduatoria. Il resto non ha fondamento alcuno. Buona giornata”. E dopo un pò Marzuillo ha rilanciato

“non voglio aumentare polemiche ma questo è un caso esemplare di diffamazione. Spero che la cosa si chiuda qui o, dovrò sporgere denuncia querela”.

A questo punto Antonio Elefante con un lungissimo post ha ricostruito, dal proprio punto di vista la vicenda, lanciando accuse ancora più dure e dettagliate rispetto al primo intervento. Ne riprendiamo alcuni stralci ” Egregio avvocato Marzuillo, io sono una persona perbene ma tanto perbene che lei avrebbe difficoltà a misurarlo. Voglio significarla che già da circa un anno tutto cio che accade intorno a me è registrato o con telecamere ( al mio studio) o con registrazioni automatiche su tutte le mie utenze telefoniche .

Per cui seppure volessi cambiare certe verità non lo potrei fare dal momento che chiunque , anche un magistrato, potrebbe acquisire tutte le mie registrazioni e i miei video.
Per cui la verità dei fatti è assolutamente verificabile in qualsiasi momento”.

Questa la premessa per poi entrare nel merito della vicenda ” Nel mese di luglio lei mi ha cercato insistentemente allo studio lasciando il suo numero di telefono ed io la ho gentilmente richiamata. Nel mese di luglio l’argomento della conversazione è stato l’housing sociale, ed ovvero lei mi chiedeva della situazione di un suo cliente aspirante acquirente e rispetto al quale mi ricordo averle dato una risposta evasiva, dal momento che il nome e il cognome e la fattispecie in esame, non erano sufficienti per me a darle una risposta esaustiva ( dal momento che avevo incontrato centinaia di aspiranti acquirenti) salvo comprendere che era un soggetto che aveva desistito dalla procedura e che adesso avrebbe voluto essere rimesso in corsa.

A seguire lei mi chiedeva “una cosa personale” ed ovvero se avesse potuto ( e non “se avrei potuto” come si sente nella conversazione telefonica ) con i suoi requisiti accedere ad un alloggio di housing sociale ed io le rispondevo chiedendole se avesse mai partecipato al bando . La sua risposta fu negativa , ed io le risposi che senza la partecipazione al bando nulla si sarebbe potuto fare. Seguiva altra domanda; “ se io ritenessi che si sarebbe mai potuto riaprire il bando” ed io le rispondevo che la cosa doveva essere considerata del tutto remota se non impossibile, dal momento che la graduatoria dei soggetti in attesa di alloggio era estremamente lunga”.

Poi una nuova precisazione “Altro giorno ho letto su un blog che lei si era candidato a rappresentare un comitato di legalità avente come proposito una “commissione di inchiesta sull’housing sociale di Sant’Agnello ” a cui affidare la verifica di conformità delle opere realizzate rispetto al progetto approvato.

Questo fatto è alquanto strano e bizzarro dal momento che tale compito in genere viene affidato all’Ufficio tecnico o alla Polizia Giudiziaria o alla Magistratura ma non certamente a un pseudo comitato di persone sconosciute. Per questo motivo mi sono permesso di intervenire con un commento all’articolo comparso su un blog e su una pagina di face-book.…”ma Marzuillo è lo stesso avvocato che non più di due settimane fa mi chiedeva un sistema di come entrare in housing senza aver partecipato al bando “ ?….
Non ho aggiunto nulla di più rispetto a quanto ci saremmo detti nel mese di luglio”.

Infine, ancora altri  dettagli “Dopodichè stamane ho ricevuto ancora una sua cortese telefonata …ritualmente registrata…. dove lei cercava di dare una strana spiegazione alla sua attività di indagine e una strana spiegazione alle cose dettemi nel mese di luglio. Poi lei mi ha chiesto di scrivere due righe per smentire “ perché questi sono pazzi !!”.
Francamente avrei pensato anche di scrivere qualcosa per attenuare i cattivi pensieri fatti su di lei dai numerosi lettori, tuttavia dopo aver letto quello che lei nervosamente ha scritto oggi pomeriggio sui vari blog e dopo l’episodio di oggi pomeriggio verificatosi presso il mio studio, ho cambiato completamente idea.
Vediamo !

Oggi pomeriggio verso le 18,00 si sono presentati un uomo e una donna al mio studio e si sono qualificati come suoi clienti e mi chiedevano di un alloggio di housing sociale e che loro sarebbero dovuti andare dal notaio il prossimo mese di febbraio ; mi precisavano che l’avv. Marzuillo gli aveva assicurato che io ero d’accordo ed ovvero che lui aveva preso accordo con me.

Mi hanno mostrato un contratto in base al quale avrebbero in qualche modo dovuto raggirare i limiti imposti dalla convenzione urbanistica per fare in modo che l’alloggio destinato alla madre sarebbe invece dovuto essere destinato al figlio.
La mia risposta è stata perentoria nell’affermare che io e l’avvocato Marzuillo non abbiamo mai preso alcun accordo di nessun tipo e che, semmai, ciò che egli avrebbe riferito era solo frutto della sua fantasia.

La risposta dei signori è che di fatto sarebbero stati raggirati e truffati avendo l’avvocato Marzuillo percepito anche “un compenso” per questo accordo.

Questi poveri ragazzi sono andati via …le garantisco…. molto molto amareggiati ! Allora caro avvocato Marzuillo la prego di lasciarmi in pace e la inviterei a stare zitto e a non complicare ulteriormente la sua posizione ; per cui, se crede, vada pure a denunciarmi per diffamazione (cosi come ha annunciato di voler fare senza una mia smentita )”.