Il libro | “Sperando che il mondo mi chiami” di Mariafrancesca Venturo

AUTORE: Mariafrancesca Venturo
TITOLO: Sperando che il mondo mi chiami
EDITORE: Longanesi
GENERE: narrativa contemporanea
PREZZO: 16.90 edizione cartacea

Sinossi
Carolina Altieri ogni mattina si sveglia, si veste impeccabile ed esce per andare a lavoro anche se Carolina un vero e proprio lavoro non lo ha, o meglio, non ha un lavoro e un luogo di lavoro dove poter andare tutti i giorni eh si, perché lei è una maestra ma purtroppo ancora una supplente e quindi ogni mattina esce di casa con il cellulare a portata di orecchio sperando che qualche scuola la chiami per una supplenza. Attraverso ore e giorni che scorrono in un continuo presente Carolina ci racconta il complicato mondo della scuola, della sua passione per i bambini, e del suo mondo in cui vivono parenti e amici.

Il pensiero:
La scelta di questo libro è stata quasi del tutto casuale, mi ero recata in libreria per scegliere il prossimo romanzo da leggere ma a differenza di altre volte non avevo in mente niente di preciso, anzi, ero molto indecisa ma mentre rimuginavo su un romanzo, sul quale stava quasi per ricadere la mia scelta, ho adocchiato questo, appena arrivato, stava ancora nella scatola aperta, che evidentemente poco tempo prima aveva portato il corriere. In fondo i presupposti per una buona lettura non mancavano di certo: la casa editrice è una delle mie preferite, una trama interessante e una protagonista che fa quello che io considero il lavoro più bello: l’insegnante. L’autrice, attraverso le quotidiane vicende della protagonista ci racconta e ci spiega le complicate dinamiche del mondo della scuola. Devo dire che se sono riuscita a entrare subito in questa storia è per due motivi: l’uno riguarda l’attesa di una chiamata di lavoro che si rivela nella maggior parte dei casi snervante e lunga, quell’attesa che ti fa sentire sempre sul filo del rasoio senza sapere il domani cosa ti riserva; e l’altro motivo è dovuto al fatto che io in qualche modo molte delle vicissitudini che racconta la protagonista le ho vissute, non in prima persona… ma da spettatrice dal momento che anche mio fratello è insegnate e prima di prendere il fatidico ruolo è stato in balia di un terribile ciclone chiamato sistema scolastico o più semplicemente la scuola. Ho potuto comprendere per questo motivo l’ansia di Carolina di dover accumulare punti su punti per poter scalare quella terribile e ostile montagna che per gli insegnanti si chiama graduatoria scolastica, quanto più in alto si riesce ad arrivare meglio è, anche solo qualche casella più su è un incentivo a non mollare perché purtroppo i momenti di scoraggiamento non mancano. La scalata della graduatoria diventa l’unico obiettivo e ogni sforzo è teso in quel senso. In questo romanzo oltre alla scuola ci sono anche altri aspetti interessanti. Uno di questi è il legame che lega Carolina e sua nonna, una donna forte che ha vissuto appieno la sua vita inseguendo lo stesso sogno di sua nipote ma in un’ epoca molto lontana dalla nostra. C’è poi la sua cara amica e collega Titti forte ma allo stesso tempo anche fragile all’inseguimento di un sogno molto, forse anche troppo impegnativo per lei. Tra i vari personaggi del libro quello però che mi ha colpito di più è Federico un collega e amico di Carolina, mi è piaciuto di più rispetto agli altri perché è estremamente positivo, sempre pronto a lottare, l’unico che in tutto il racconto non ha mai avuto neppure un attimo di scoraggiamento; inizialmente sembrava quasi un folle, sempre con la testa nel pc, iper aggiornato su graduatorie, chiamate in ruolo, etc. Mi è piaciuto fin dall’inizio perché è un uomo convinto che la vera passione verso un lavoro prima o poi ti porta dove vuoi e questo è sicuramente un bel messaggio. Devo dire che l’unico che personalmente non mi è arrivato è Erasmo una figura enigmatica che ogni tanto si affaccia nella vita di carolina ma di fatto non si può considerare né un amico né tanto meno un fidanzato. In questo romanzo, scritto in maniera semplice ed elegante, c’è un altro aspetto interessante sul quale non avevo mai riflettuto e riguarda la difficoltà per i maestri supplenti di relazionarsi a dei bambini con i quali non possono però fare progetti a lungo termine. Ogni volta che entri in classe ti fai carico della responsabilità della loro formazione, continui la tua missione ma sai anche che tutto questo ha la durata di una supplenza che può essere più o meno lunga. Probabilmente vi starete chiedendo se Carolina e i suoi colleghi smettono finalmente di aspettare che il mondo li chiami.. sarei tentata di dirvelo ma no.. non posso sarebbe scorretto posso solo consigliarvi questo romanzo e augurarvi buona lettura.

Marialuigia Foggiano