Il migrante | “E venne il giorno del trasferimento a Perugia, ma sono triste nel lasciare il… Nord”

Gentili lettori,

anche qui al Nord, è arrivato il caldo afoso e le piscine della città sono state subito prese d’assalto. Inoltre, l’apertura di un nuovo parco commerciale fuori città ha destato la curiosità di molte persone, io per esempio ho trascorso molto, ma molto tempo, in uno store di cioccolato, uscendone con diversi soldini in meno e la consapevolezza di prendere dei grammi (spero siano solo grammi) in più.

È stato un mese molto impegnativo per me, in quanto ho dovuto studiare le ultime cose per il corso di figura di staff (per vice preside per capirci) e a scuola abbiamo preparato la gita ad Albenga per visitare i resti romani; bello direte voi, sì certo, ma io stavo morendo dal troppo camminare e dal troppo caldo.

Dopo la visita ai resti romani, è la volta di una manifestazione con una giornalista venuta ad incontrare i bambini.

La festa finale si è svolta tra gioia e molte lacrime, eh sì perché quel giorno è avvenuto il distacco vero e proprio tra me e loro che l’anno prossimo saranno in prima media. Sì, è come se, dopo essercelo detto molte volte durante l’anno che erano gli ultimi mesi di lavoro, avessimo preso veramente coscienza che non avremmo più trascorso giorni e mattine e pomeriggi insieme, anche se ci rimaneva qualche giorno di lezione.

L’altra mattina, mentre ero a scuola, pensavo che finalmente era il giorno nel quale il ministero avrebbe comunicato i trasferimenti. Cercavo di immaginare il mio futuro e mentre stavo completando un cartellone con i miei alunni, mi arriva la notizia che ero stato trasferito a Perugia, non a casa mia, ma un piccolo passo di avvicinamento era fatto; ebbene, da tutto quello che vi ho raccontato in questi due anni non mi crederete ma la notizia di lasciare Voghera mi ha frastornato, sì sono felice per il trasferimento, ma mi dispiace di lasciare la scuola Dante, le colleghe, questi luoghi, chissà forse il pensiero di non vederle più.

Adesso mentre io mi occupo di alcune pratiche burocratiche, mia madre e mia sorella stanno già preparando valigie, valigette e pacchi e non so come faranno a far entrare tutto in auto e lasciare Voghera definitivamente.

Ora vi lascio pronto a ritrovarvi a settembre da Perugia per raccontarvi una nuova storia, perché io anche se mi avvicino sono sempre Emigrante.

Salvatore Foggiano

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