Il migrante | La passione per il Napoli e gli incontri al bar che non t’aspetti

Amici lettori,
questo mese di marzo è trascorso tra alti e bassi, piccoli guai fisici e le solite giornate, ma oggi, però, voglio parlarvi di un incontro che ho fatto e che mi ha molto colpito.

Dovete sapere che quando gioca il Napoli, il mio caro Napoli, cerco i locali che trasmettono la partita e da circa un mese ho trovato un luogo simpatico dove molti napoletani si riuniscono.

Io lo chiamo “la ciminiera” perché ha una sala fumatori dove noi tifosi ci sistemiamo e dove sembra di stare, appunto, in una ciminiera, per l’enorme fumo di sigari e sigarette che sprigioniamo e proprio qui, sempre vicino al mio tavolo, si siede una signora abbastanza anziana, puntuale ad ogni partita arriva prima di tutti, si sistema col suo drink o meglio il suo primo dei tre drink, pacchetto di sigarette e inizia a guardare la partita; sempre molto distinta ed elegante, con l’avvicendarsi delle partite, abbiamo fatto conoscenza e mi ha raccontato la sua storia.

Avendo notato che ha una conoscenza ed una competenza calcistica enorme (conosce tutte le tecniche, i modi di gioco, ecc, ecc che elenca in modo dettagliato durante le varie azioni) le ho chiesto come mai tifasse Napoli e mi ha raccontato che nel periodo di guerra lei e la famiglia sono stati sfollati a Firenze e ha iniziato a seguire il Napoli grazie alla sua passione per Sivori e da allora non è più finita, si è sposata e dopo aver vissuto qui ha seguito il marito in America dove ha cresciuto tre figli e da New York, ogni volta che giocava il Napoli, lei chiamava ai parenti italiani per sapere il risultato.

Mentre parla, si interrompe solo un attimo per guardare la T.V e rimproverare Mertens il quale – a suo dire – non corre mai e poi con uno sguardo fiero negli occhi aggiunge solenne: “ uno c’era che correva, Maradona ed lo abbiamo avuto noi”.

Parlando, parlando mi ha raccontato la sua vita e mi ha detto che lei ha sempre lavorato come spogliarellista, ma era una donna talmente austera che nessun uomo mai l’ha importunata, aggiungendo: “Vede amico, io lo dico sempre che il problema delle donne di oggi è la rivoluzione sessuale degli anni sessanta- settanta, in quel periodo noi donne ci siamo conquistate una libertà che non abbiamo mai saputo gestire, molte di noi pensano che quella libertà è solo la libertà sessuale, poter andare col culo di fuori per strada, o con i seni al vento, mentre la nostra libertà era ed è quella di guidare le nostre famiglie come veri punti di riferimento morali e di bontà, solo noi donne possiamo migliorare il mondo, eh non si offenda”.

Poi con un filo di rammarico mi ha detto che oggi è sola e vive in un bilocale, qui in zona, il marito è morto e i figli in America per poi aggiungere: “ sì sono vecchia e sola ma sono animata dalla passione per il Napoli” e devo vedere ancora molte vittorie. Oggi siamo amici, ci manteniamo il posto, ci scambiamo sigarette e quando segna il Napoli tutti ci guardano perché ci abbracciamo, saltiamo e balliamo per tutto il locale

Credetemi aver conosciuto una persona che ha avuto così tante esperienze, con una mentalità così aperta e moderna, con ragionamenti profondi e col Napoli nel cuore mi ha arricchito come persona, parlare con lei di ciò che penso è stimolante, ti arricchisce il pensiero.

A scuola procede tutto bene, gli alunni iniziano a pensare alla vacanze e talvolta sono stanchi, spesso cercano un po’ di evasione andando in bagno; a tal proposito vi racconto questo aneddoto: per evitare che vadano troppo spesso al wc, abbiamo messo una regola e cioè che si va all’intervallo e poi da mezzogiorno in poi, non avendo l’orologio in classe al muro, ho iniziato a notare che a mezzogiorno preciso e spaccato tutti chiedevano di uscire, all’inizio non capivo come fosse possibile, poi mi sono accorto che si regolavano con i rintocchi di mezzodì della campana della chiesa vicina, la cosa mi ha fatto sorridere e ancora di più quando la mia collega della classe vicina mi ha chiesto se avessi notato anche io questo curioso fatto ed io gli ho risposto: “ sì, che ci vuoi fare, i tempi cambiano, una volta la campana richiamava i contadini dai campi oggi, invece, richiama i bambini ai bagni”.

Adesso vi lascio e vi aspetto il prossimo mese

Salvatore Foggiano