RUBRICA A CURA DI SALVATORE FOGGIANO
Cari lettori,
ottobre è finito e qui a Pavona di Albano è stato un mese, tutto sommato, tranquillo. A scuola solo un po’ di apprensione ogni giorno, specie quando qualche alunno/a o collega si assenta e subito ci domandiamo il perché. Poi nel giro di qualche ora, l’allarme rientra (fortunatamente sempre motivi banali) e allora il nostro umore si riprende. La volta scorsa entrai a scuola e per scherzare un po’ dissi: “Allora, infartuati a destra, infettivi, a sinistra, prostatici al centro e i malati mentali in giardino perché siamo troppi”. Ed è così che stemperiamo la nostra ansia anche se la situazione non è delle migliori: tra chi gira con mascherina, chi con mascherina e visiera, chi con mascherina e camice bianco mi sembra di essere in una sala operatoria.
Certo non è facile, stiamo molto attenti come tutti, e i bambini sono esemplari. Infatti, fin dai primi giorni tenevano la mascherina indossata sempre, facevano fatica a toglierla anche per mangiare la merendina e sanificavano le loro mani e anche i loro banchetti molto spesso, talvolta anticipando gli avvisi di noi docenti. Però più passano i giorni e più li vedo stanchi delle mascherine ma soprattutto di fare attenzione a non avvicinarsi tra loro e allora quando sento parlare di eroi, in riferimento a medici, infermieri e a qualcuno (pochi,pochissimi) di noi insegnanti, beh non se ne abbia a male nessuno, ma io penso a loro, i bambini, i nostri veri eroi i quali pur non comprendendo tutto, rispettano le leggi e si fidano degli adulti.
Per quel che riguarda la vita sociale, non posso dire molto, qui dove vivo in questa casa di campagna le uniche compagnie sono oche e cani e talvolta qualche gatto e pure bisbetico, ma se mi sposto nei paesi vicini la vita sociale anche se era poca cosa rispetto a Sorrento, che c’era, si è spenta, credo dipenda dalla paura. Per “socializzare” ci sono moltissimi supermercati, ne ho contati 15 nell’arco di 8 km e li ho girati tutti diventando esperto di offerte vere e offerte solo apparenti; ormai sono l’incubo vivente delle cassiere che appena mi vedono sudano freddo, no,no, non per il mio aspetto poco piacevole, anche, ma per le mie continue domande su tessere, punti, premi, annunci vari però, nessuna di loro mi ha ancora mandato a quel paese. Intanto io mi chiedo come facciano a coesistere così tante attività, troppi per la popolazione, forse vendono all’ingrosso, boh, quando e se lo scoprirò vi informerò
Bene, ora vi lascio e vi aspetto il mese prossimo.
Salvatore Foggiano