INFERTILITÀ. VISSUTI E DISAGIO PSICOLOGICO

Le grandi trasformazioni che comporta l’arrivo di un bambino coinvolgono entrambi i partner, anche se in maniera diversa. Il corpo della donna avverte il cambiamento fin dall’inizio e così inevitabilmente anche la sua elaborazione della gravidanza, le aspettative, il modo di percepirsi sarà diverso dal partner. Alcuni uomini riferiscono di sentirsi investiti da una forte responsabilità fin dal principio, dal momento in cui hanno la notizia avvertono di avere un nuovo ruolo. Una grande quantità di cambiamenti, insomma, anche sul piano emotivo. Se l’arrivo di un bebè non è un evento così “naturale” come lo si immaginava, le emozioni coinvolte non saranno così piacevoli ed i vissuti sicuramente diversi. Nei casi in cui la coppia si trova a gestire una condizione di infertilità (maschile o femminile che sia) le emozioni negative sono amplificate e si riversano inevitabilmente sulla coppia che si trova, spesso in un breve lasso di tempo, a gestire una valanga di visite mediche, di analisi e prescrizioni. Rabbia, frustrazione, tristezza sono all’ordine del giorno e molte le ricerche psicologiche che nel tempo si sono occupate di aiutare le donne a gestire tale spiacevole situazione. Tuttavia, nel panorama scientifico, molte le ricerche che si sono occupate delle donne e poche quelle che riguardano la condizione emotiva degli uomini. Alcuni studiosi la descrivono come una sorta di marginalizzazione degli uomini, come se, nell’ambito della riproduzione, fossero meno importanti. Una faccenda unicamente femminile, insomma. Il dolore degli uomini rispetto all’infertilità passa attraverso il significato che danno alla loro virilità, nonché dal senso di colpa che provano nei confronti della donna che, necessariamente, dovrà sottoporsi a trattamenti medici e/o interventi con conseguente stress fisico ed emotivo. L’esperienza di infertilità, i relativi esami e le terapie costituiscono un vero e proprio trauma per alcuni uomini tanto da riversarsi, in alcuni casi, sul piano sessuale e relazionale. L’incidenza di infertilità e le difficoltà che hanno molte coppie nel portare avanti una gravidanza, al di là di questo specifico problema, ci fa capire che la nascita di un bambino è sempre una magia e che c’è poca teoria da fare. La verità è che l’infertilità è una questione dolorosa e spinosa da qualunque parte la si guardi, c’è una coppia che ne vive le conseguenze ma anche due individui ben distinti che nel tentativo di proteggersi vicendevolmente rischiano di spezzare il legame comunicativo, mettendo a dura prova la coppia stessa. In questi casi sarebbe auspicabile un sostegno psicologico, moltissimi i medici ed i centri di fecondazione che integrano il loro lavoro con quello di psicologi professionisti che sostengono la coppia favorendo dialogo, apertura e contenimento. E’ importante che la coppia si riconosca come tale, prima ancora che come coppia di futuri genitori; mantenere aperto il dialogo e sperimentarsi in attività di coppia come il ballo o uno sport da fare insieme, aiuta a mantenere viva la comunicazione e a sintonizzarsi su canali sicuramente più piacevoli.
Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.
Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

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