Dopo l’ “Editto bulgaro”, da Gianni Iaccarino un “consiglio” al Sindaco: “Guardi in casa sua e non pensi a chi è fuori”

L’editto bulgaro è servito a qualcuno per nascondersi dietro lo stesso. Fossi stato il Sindaco li avrei ascoltati… IN VINO VERITAS … Forse, anziché inseguire i fantasmi che tanto lo ossessionano (dall’esterno) guardi in casa sua…
Un consiglio da amico!

E’ questo il commento firmato Giovanni Iaccarino all’ultima chiacchierata della nostra rubrica In Vino Veritas. Quella con il Consigliere del Partito Democratico Antonio D’Aniello.

La prima, e per il momento l’ultima, a cui ha preso parte un componente della maggioranza. Colpa di quello che l’ironico Gianni definisce l’editto bulgaro. L’ invito “obbligatorio” che il Sindaco Vincenzo Iaccarino ha rivolto ai suoi. Un invito a non rilasciare dichiarazioni, ma soprattutto a non partecipare alle chiacchierate della nostra seguitissima rubrica.

Il motivo?

Semplice evitare di mettere carne a cuocere in un momento in cui Iaccarino si sente fortemente accerchiato. Tra pizze, aperitivi e incontri più o meno segreti, tutti stanno già alacremente studiando la cosiddetta exit strategy.

C’è poco da girarci intorno. Hanno iniziato a lavorare al dopo Iaccarino.

Tuttavia, dalle parole di Gianni, si capisce che il fermento non è solo da parte degli esterni. Anzi a muoversi sono davvero tutti. Ccompreso gli elementi più vicini al Primo cittadino. Non è un mistero, infatti, che sia il vice-Sindaco Pasquale D’Aniello che l’Assessore Rossella Russo stiano accarezzando l’idea di “spodestare” Vincenzo Iaccarino. 

Ironia della sorte entrambi sarebbero dovuti essere ospiti della nostra rubrica. Incontri già fissati, ma poi all’ultimo momento disdetti. Proprio a causa di quell’editto.

Ha ragione Gianni Iaccarino?

Forse il Sindaco avrebbe fatto meglio ad ascoltarli?

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