La differenza, la fa Lorenzo!

 

Scrivere e narrare sono due concetti completamente diversi, che individuano una “filosofia” ben precisa, un approccio che determina il target e la qualità delle pagine rilegate insieme.

Scrivere è un atto intimo, che può anche non diventare pubblico; è legato al desiderio e alla necessità di esprimere sentimenti, idee, emozioni. Si può anche scrivere semplicemente per se stessi e conservare quaderni su quaderni (o file su file) nei propri cassetti (o nelle colorate cartelle in bella mostra su un desktop).

Narrare è un atto di comunicazione, di condivisione, di trasferimento “emozionale”. Chi narra ha di fronte a sé uno o più interlocutori, che egli stesso cerca e attira con i suoi racconti. Chi narra non lo fa mai per ascoltare la propria voce, o per rileggere in solitudine le proprie parole ricamate sui fogli…

Narrare è voler incontrare!

Molti scrittori non sono narratori.

Lorenzo Marone è decisamente un narratore. La sua scrittura coinvolge, chiama, avvolge.

Ci sono libri che sembrano essere stati scritti per te, personaggi che ti fanno da specchio, luoghi e situazioni in cui magari non ti sei mai ritrovato, eppure li riconosci e ti ci cali come in una seconda pelle!

Questo è l’effetto che fa la narrazione di Lorenzo Marone: uso il termine narrazione e non “scrittura”, perché il suo atto è sicuramente espressione di una volontà di incontrare e condividere… emozioni, idee, personaggi, storie.

Lorenzo non scrive “semplicemente” (e scrivere non è mai semplice!), fa molto di più: narra con delicatezza, ironia dolce, intelligenza mai presuntuosa, entrando nelle viscere profonde dell’animo umano, dei suoi personaggi, dei luoghi e degli eventi, restituendoci noi stessi.

Ed è questa la grande e sostanziale differenza tra uno scrittore e un narratore: restituirci a noi stessi attraverso quello che lui ha pensato e “sentito” dentro sé.

Con la sua ultima narrazione, “Magari domani resto”, ancora una volta Lorenzo Marone si conferma e ci stupisce per la sua maestria e delicatezza, condividendo personaggi e luoghi densi di vita e di filosofia “applicata”: quella filosofia “made in Partenope” che lui (al pari di altri grandi artisti) ha saputo rendere universale e condivisibile a tutte le latitudini!

Lorenzo Marone, “Magari domani resto” – Feltrinelli