Capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche specifiche, al di fuori dello spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri sotto indicati. Buona lettura!
Dott.sse, è da un po’ di tempo che sento di voler intraprendere un percorso con uno psicologo, ma ho molti timori. Non voglio pensare a me stesso come a “uno che non ce la fa”, sento che se intraprendo questa strada è chiaro che ho dei problemi mentali e temo che non riuscirò più a guardarmi nello stesso modo.
Carissimo, grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni che, a proposito della psicoterapia, riguardano la maggior parte delle persone. Alcuni lo confessano come hai fatto tu, altri no. In effetti non è facile scegliere di intraprendere un percorso terapeutico, di solito lo facciamo quando sentiamo che la vicinanza di amici e parenti non è più abbastanza, quando percepiamo che non riescono a comprenderci fino in fondo anche se ci vogliono bene. Pensiamo al terapeuta quando il malessere dovuto ad una problematica reale o presunta diventa invalidante ed ostacola la vita privata, lavorativa e relazionale con gradi differenti, ovviamente. C’è chi chiede il supporto di uno specialista quando è ormai saturo o quando gli altri per lui si rendono conto che la situazione è ingestibile, e chi invece ci riesce prima. In entrambi i casi è una scelta difficile, ma deve sempre essere una scelta libera! Siamo solite invitare amici e parenti, anche dei più piccini, a non mentire quando intendono incoraggiarli a farsi aiutare da uno psicologo. É più opportuno infatti, che il percorso cominci quando la persona sente che è il momento ed ha la giusta motivazione. In verità e senza alcuna retorica caro lettore, chi sceglie di farsi aiutare, qualunque sia il tipo di aiuto, non è mai uno che non ce l’ha fatta, semmai uno che ha avuto il coraggio di guardare alle proprie fragilità e di capire che con il giusto supporto poteva gestirle. Nel caso della psicoterapia poi, noi crediamo fortemente che dentro di noi ci siano già tutte le risorse per guarire, per rimettersi in piedi, per ripartire. Lo psicoterapeuta ha il compito, attraverso strade e strumenti diversi e che variano in base al terapeuta ed al paziente, di far riemergere queste energie sopite, queste risorse che per qualche ragione si sono nascoste. Non ci stancheremo mai di ripetere che lo psicoterapeuta lavora anche con chi ha disturbi mentali ma chi fa psicoterapia non è detto che ne soffra. Le consigliamo di provare a chiedersi perché avrebbe bisogno di fare psicoterapia, scrivendo magari un elenco: piuttosto che convincersi di ciò che DEVE o NON DEVE trasformi le frasi in HO BISOGNO DI, questo piccolo esercizio potrebbe offrirle la risposta o un nuovo spunto di riflessione. Come scrive Marwan in “Tutti i miei futuri sono con te”: Ho bisogno di psicoterapia perché cadere otto volte nello stesso piccolo abisso non può mai essere casualità bensì causalità. Ho bisogno di psicoterapia perché pensavo di aver già cancellato tutto ma la vita ti consegna i problemi pezzo a pezzo e ha sempre un altro regalo pronto per essere aperto, per farti crescere ancora un po’. Ho bisogno di psicoterapia perché ultimamente non ho saputo aprire questi regali. Per tutte queste ragioni so di aver bisogno di psicoterapia e sono già al lavoro, in cerca di uno psicologo.
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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043