LA POSTA DELLA PSICOLOGA: HO VENTUNO ANNI E TANTA CONFUSIONE, NON SO CHE FARE DA GRANDE.

Capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche
specifiche, al di fuori dello spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di
interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in
privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri
sotto indicati. Buona lettura!

Mi chiamo M., ho 21 anni, dopo il diploma delle superiori mi sono iscritta all’Università che ho
frequentato con fatica, nel senso che subito ho capito che non faceva per me ma non sapevo
come dirlo ai miei genitori. Dopo alcuni mesi di frequenza senza riuscire né a studiare né a fare
esami ho lasciato. E’ stato difficilissimo dirglielo. Il problema è oggi: so cosa NON voglio fare,
ma cosa voglio? Sento pressione dalla mia famiglia che vorrebbe che prendessi una strada ed io
mi sento confusa e bloccata e questo genera in me stati d’ansia molto forti, non vorrei parlare di
attacchi di panico ma sto veramente male. Cosa posso fare? Grazie.

Grazie a lei per la domanda. Alla sua età ci si aspettano già tante cose: che abbia scelto cosa fare,
chi diventare e quale strada intraprendere per raggiungere il traguardo. Dalla sua età ci si aspettano
forse un po’ troppe cose, spesso dimentichiamo che infondo ha solo ventuno anni. Alcuni sanno già
cosa faranno fin dai banchi delle elementari ed altri, invece, ci mettono di più ad inquadrare il
proprio avvenire. Su questo vogliamo tranquillizzarla, ha ventuno anni ed è bello ed importante che
si interroghi sul cammino da seguire, ma è anche vero che ha solo ventuno anni ed il diritto a
cambiare idea, a sperimentare, a cercare. Un noto cantante rap scrisse, molti anni fa, che le persone
migliori che aveva conosciuto a quarant’anni ancora non sapevano chi sarebbero volute diventare.
Non tema la ricerca, l’errore o la caduta, quello che deve evitare di fare è fermarsi. Faccia
attenzione a non adagiarsi placidamente sulla confortevole nullafacenza, la ricerca è importante che
sia attiva e dinamica, fatta di valutazioni, prove ed errori. Non conosciamo la sua famiglia e le
dinamiche che la fanno sentire sotto pressione: è veramente da loro che viene questa pesantezza o
dal giudizio che ha di sé? Inoltre, le aspettative di chi sente la necessità di soddisfare: quelle della
sua famiglia? Della società? Degli amici? Se i suoi genitori non vogliono che si laurei a tutti i costi
o che prenda una laurea nello specifico ma solo che sia serena, e cominciare a tracciare il proprio
percorso è sicuramente rassicurante, allora condivida con loro il desiderio che ha di farlo. Faccia
capire loro che non è ferma passivamente ma alla ricerca. Se invece i suoi volevano per lei un dato
percorso non si senta in colpa a deviare dalla strada maestra. La vita è la sua ed è giusto che scelga
cosa è più adatto per lei, altrimenti il rischio serio è quello di infelicitarsi per la gioia di qualcun
altro. Ci racconta di essere confusa, che sa ciò che non vuole ma non quello che desidera, bene,
parta da questo. Già sapere ciò che non fa per lei è importante. Conoscere che tipo di lavoro non
farebbe mai le da la possibilità di escludere parte delle opzioni. Avrà sicuramente dei talenti, delle
competenze acquisite nel tempo grazie alla scuola, allo sport o agli hobbies. Molte volte
dimentichiamo di avere con noi un bagaglio già pronto, quando ci sentiamo persi dobbiamo​
ricordare di essere partiti da qualche parte e da lì ricominciare. Non si focalizzi su quello che non è
andato ma sulle opportunità che le si paventano. Ci rendiamo conto che sembra tutto molto teorico e
filosofico ma lei, come chiunque di noi, può leggere queste indicazioni alla luce della sua
esperienza di vita e del suo vissuto. Tuttavia, la invitiamo a rivolgersi ad uno psicologo non solo per
gestire questa sensazione di ansia che non riesce bene ad identificare, prima che sfoci nel panico,
ma sopratutto per farsi aiutare da un professionista che ha anche le competenze necessarie per
orientarla (al lavoro) attraverso il colloquio nonché il supporto di test creati appositamente. Le
strade da percorrere sono tante e tutti ci siamo persi almeno una volta, tutti possiamo raccontare la
sensazione di paura data dallo smarrimento ma anche, molte volte, la sorpresa di essere incappati in
paesaggi meravigliosi.

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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e
bioenergetico. Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043