Ci apriamo alla vita, al mondo, alle meraviglie della natura ed anche alle inevitabili brutture che ci troviamo davanti. Lo facciamo con la mente, attraverso gli occhi socchiusi di un neonato o quelli di un anziano che le ha viste tutte. Attraversiamo porte e portoni, ingressi maestosi o scalcinati e talvolta abbiamo paura di entrare. Buongiorno a chi cerca la sua maniglia. Nel diciottesimo giorno di Quaresima, 2017.
di Giancarlo d’Esposito