“La zona è ad altissimo rischio sismico”. Ma non è così

I 5Stelle della Penisola sorrentina hanno ragione. Anzi, di più: ragionissimo. Gli edifici che frequentano i bambini devono essere sicuri. E la prevenzione non è mai abbastanza.

Concetti decisamente lineari, che hanno portato gli attivisti del “Gruppo meetup Penisola sorrentina Amici di Beppe Grillo” a protocollare una richiesta ai sindaci della costiera per chiedere di sapere l’elenco degli edifici pubblici sottoposti a verifica di sicurezza sismica, col relativo indice di vulnerabilità.

E per rafforzare la richiesta, i 5Stelle ricordano ai sindaci che è “fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, pubblici e privati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.

Giustissimo. E le verifiche vanno fatte.

Ma poi i 5Stelle si spingono oltre: nel blog ufficiale dichiarano che “la penisola sorrentina è classificata zona 1, quindi ad altissimo rischio sismico”.

La zona 1, in base all’attuale classificazione del territorio (classificazione che si basa sull’intensità, sulla frequenza dei terremoti del passato, e sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone classificate come sismiche), corrisponde alla zona più pericolosa, dove possono verificarsi fortissimi terremoti. Nella zona 1, ad esempio, secondo l’aggiornamento di marzo 2015, erano e sono incluse Amatrice, Accumoli, Norcia, zone interessate dai recenti fenomeni sismici.

La classificazione è distribuita su quattro zone: la prima è la più “pericolosa”, la quarta la più sicura (ma non priva di rischi). Non si tratta di distinzione formale, poichè, da questo elenco, la legislazione antisismica italiana, allineata alle normative a livello internazionale, prescrive norme tecniche in base alle quali un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno forti e senza crollare i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane.

Ma Sorrento? La Penisola sorrentina? In realtà, tutti i centri della costiera sorrentina non rientrano nella zona 1, così come riportato nel blog dei 5Stelle. Ma zona 3, la penultima nel grado di rischio, definita “Zona che può essere soggetta a forti terremoti ma rari”. (g.d.)

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