Lavori abusivi. Scava ed arriva sotto la stanza del sindaco

Sorrento ci ha abituati ad abusi edilizi singolari e dotati di profili che esulano dall’ordinario. Dalla casetta in legno costruita su un albero ed utilizzata come attività ex alberghiera alla piscina fatta passare per vasca per la raccolta delle acque meteoriche con dentro luci, oppure il bio-lago, altra denominazione per camuffare un’altra piscina. Per non parlare delle serre sorte in prossimità delle precitate piscine, addobbate come solarium ed area sauna. In questa tipologia, il caso che proponiamo  ha una sua singolare ed autonoma specificità. Stavolta non si è giocato sulle parole, ma nel realizzare opere non consentite, né autorizzate, si è arrivati, di fatto, dove non si doveva arrivare: sotto la stanza del sindaco. E non si tratta di una espressione figurata, ma di un dato reale. In altri termini, un privato ha acquisito la disponibilità di alcuni locali attigui al Municipio. Ha intrapreso lavori di restyling per realizzare, con ogni probabilità, un’attività di tipo commerciale. Nell’ambito di questi lavori ha pensato di recuperare spazi scavando in zone interrate con l’obiettivo, magari, di avere una cantina o locali deposito, utili, senza dubbio, per chi deve intraprende il commercio. Qualcuno deve essersi accorto dell’operazione in corso ed ha sollecitato l’intervento dei vigili che quando sono arrivati hanno fermato gli operai in un’area che si trova sotto la casa comunale in corrispondenza, in linea d’aria, con la stanza occupata dal primo cittadino di Sorrento, avvocato Giuseppe Cuomo. Naturalmente, l’intero cantiere è stato sottoposto a sequestro e gli atti trasmessi alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per la convalida. Certo, tra i tanti casi occorsi, questo si aggiunge a quelli citati in premessa. Sorrento è una città che in materia di abusi edilizi non manca d’inventiva, né di particolare intraprendenza.

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