Lavori sul Corso: colpo di scena. Penale da 100mila euro e richiesta danni alla Ditta

I lavori sul Corso Italia nel tratto che va da Piazza Tasso all’Ospedale saranno, con ogni probabilità, ultimati con un nuovo appalto e da una nuova ditta affidataria delle opere. Lo ha stabilito il Comune che ha comunicato all’attuale esecutore dell’intervento, la Parlato Costruzioni, la rescissione del contratto, unita ad una penale da 100 mila e la volontà di riservarsi la richiesta del risarcimento per il danno patito. Al momento nel carteggio manca il punto di vista della ditta che potrebbe fornire giustificazioni al contegno tenuto. In ogni caso, la questione è emersa nell’ambito dell’ultimo consiglio comunale a seguito di una interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Marco Fiorentino che ha sollecitato un chiarimento al sindaco. E così dagli atti è emersa la missiva inviata dal responsabile del procedimento e capo dell’UTC, ingegnere Alfonso Donadio, alla ditta. L’elenco delle contestazioni è lungo ed articolato.   Si parte dalla verifica dell’ultimazione dei lavori. Con nota del 24 aprile la ditta comunica al Comune di aver completato l’intervento. Il 3 maggio ditta e responsabili dell’ ufficio tecnico  comunali si vedono per accertare la effettiva chiusura degli interventi. Ma, secondo il responsabile dell’UTC , i lavori non sono completati ed  indica le maggiori opere necessarie a definirne la chiusura e nel verbale specifica le opere che  sono state stralciate. Nell’occasione assegna 30 giorni per completare l’intervento. Il 24 maggio  l’ingegnere Donadio dice di aver appreso, dal direttore dei lavori, l’assenza di qualsiasi intervento in corso, pertanto, conclude: è impossibile che entro il 3 giugno i lavori mancanti possano essere ultimati. E sulla base di questo presupposto, il Comune dichiara di voler rescindere il rapporto contrattuale. In altri termini manda via la ditta e si dice pronto ad affidare i lavori ad un nuovo soggetto. Ma cosa c’è ancora da completare per ultimare gli interventi previsti sul Corso? Arredi ed apparati tecnologici ( si intende l’impianto di videosorveglianza) alberature, panchine, sedute e totem informativo.  Un profilo conseguente alle contestate inadempienze riguarda la sanzioni applicate dal Comune alla Ditta. L’ultimazione dei lavori era prevista il 12 marzo scorso. Per ogni giorno di ritardo è definita una penale di poco superiore ai 5mila euro al giorno. Secondo il Comune i giorni di ritardo sono 66, per un importo complessivo di 334mila euro. Ma poiché la penale non può superare il 10% del valore dell’appalto che è di 1 milione di euro,  l’Ente ha trattenuto 100mila euro dalle somme che avrebbe dovuto versare alla Ditta. Aspettiamo ulteriori sviluppi.

 

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