Con il termine insalata si indica la varietà di ortaggi a foglia, che accompagna molto spesso i secondi piatti e viene consumata, il più delle volte, cruda. Ne esiste di vario tipo, ma per quanto riguarda le proprietà sono pressappoco uguali. Difatti si può dire che l’insalata è un vero toccasana per la salute in quanto è un alimento sano, tipico della dieta mediterranea ed è ricca di: Acqua, Vitamine A e C, Sali minerali quali, calcio e ferro, e Fibra solubile. La quantità di vitamine e Sali in realtà dipende dal tempo che viene lasciata in acqua a bagno, ovvero più viene lasciata in acqua più l’apporto vitaminico e di Sali diminuisce, ma è pur vero che per eliminare qualsiasi sostanza usata per la coltivazione è bene lavarla accuratamente. Spesso si dice che l’insalata sia molto leggera, ma per quanto sia leggera ha un forte potere saziante, infatti il suo consumo è consigliato prima di un pasto poiché riempie e dona sin da subito un maggiore senso di sazietà. Oltre a ciò l’insalata, in quanto ricca di fibra solubile, aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e aiuta l’intestino se si hanno problemi di stitichezza.
La maggior parte delle insalate si possono raggruppare in 3 grandi famiglie: la lattuga, l’invidia e la cicoria.
La lattuga è l’insalata per eccellenza ed è quella più diffusa in Italia. Ha proprietà digestive, diuretiche e depurative. In questa famiglia si distingue, la lattuga cappuccio a foglia larga e forma tonda, meglio conosciuta come l’iceberg, e la lattuga romana a foglia lunga e croccante.
L’invidia, è consigliata per la maggior parte in inverno anche se è reperibile tutto l’anno. Vi è la versione riccia, consumata cruda e la versione con foglie più lisce e croccanti ovvero la scarola, consumata sia cruda che cotta.
La cicoria, è raccolta nel periodo autunno-inverno e ha un sapore più amarognolo. Quella maggiormente conosciuta è la cicoria a foglia rossa o comunemente detta radicchio, il cui colore rosso è ottenuto grazie al metodo della forzatura che permette di recidere le foglie sopra al colletto.
Ed infine, vi sono le erbe spontanee di campo, di tantissime varietà e utilizzabile in moltissimi modi, come la Borragine, ottima per le minestre e la carota selvatica, da aggiungere alle zuppe.
Il segreto delle insalate è la fantasia ma ricordo che l’insalata dura al massimo 3-4 giorni pertanto va consumata nel più breve tempo possibile.
Buon appetito!
Dottoressa Annalisa Troisi, biologa nutrizionista
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