Lettera aperta al Sindaco e ai metesi

All’attenzione dei cittadini di Meta

È passato un pò di tempo dall’ultima mia scrittura, oggi decido di farne un’altra. Il motivo, più o meno è sempre lo stesso con una variante che: qualche tempo fa ero giù alla spiaggia di Meta (Resegone) assieme ad un mio amico quando fui avvicinato dal Sindaco Rag. Giuseppe Tito il quale mi chiedeva perché io ce l’avessi tanto con lui. Tengo a precisare che l’iniziativa fu presa da parte del sindaco di rivolgermi la parola, io non l’avrei mai fatto. Dopo un breve colloquio, visto che ero stato coinvolto in quell’incontro chiesi ed ottenni un faccia a faccia presso il suo ufficio. Dopo qualche giorno fui ricevuto, ci confrontammo su vari argomenti da me precedentemente fatti presenti , sia con scritture regolarmente protocollate che pubblicate delle quali non ne era stata presa in considerazione nemmeno una . Il Sindaco prese degli appunti impegnandosi, dove possibile, ad intervenire. Dopo un po di giorni fu dato il via ad identificare con pittura gialla gli accessi ai marciapiedi per i portatori di handicap ed attraversamento pedonali limitando ciò al Corso Italia sino all’ufficio postale. In un incontro casuale feci notare che questo intervento non riguardava una determinata zona ma andava fatto per tutto il paese. Mi rispose che appena possibile sarebbe stato completato, a tutt’oggi nulla è cambiato. Il Sindaco, è impegnato in altri tipi d’interventi, come, riordinare con aggiunta di nuovi massi le scogliere a protezione del suo albergo e a risistemare la sabbia all’interno di queste, bonificare il costone tufaceo prospiciente il suo albergo. Poi per televisione si discute sul conflitto d’interessi. Altra cosa che fu fatta: fu aggiunto poco più di un metro di dissuasori con un ridicolo birillo in gomma sul lato destro uscita Parco Dresda; oggi messo, durante la notte fu asportato la base e relativo birillo, per settimane nessun intervento in merito. In un successivo incontro feci presente l’accaduto assieme ad altri argomenti in sospeso. Il Sindaco in mia presenza fece due telefonate, una al Comandante dei Vigili per i dissuasori ed un’altra, dato che avevo fatto notare l’aggiunta di tavolini su suolo pubblico, ad un’altra persona per intervenire in merito. Per i dissuasori furono ripristinati dopo qualche settimana mentre per i tavolini nulla è cambiato, anzi in un primo momento furono tolti ma dopo un’ora erano di nuovo in loco e lo sono ancora. Di fronte a questo comportamento di alcune persone il Sindaco come immagine non ci guadagna o è compiacente. Tempo fa il Bar Federica ha subito un furto, questo non fa piacere, però questo fa meditare sulla sicurezza del paese; a Meta, di queste cose non ne erano mai capitate, non passerà tempo che si rischia di diventare un paese dove vivere sarà a rischio. Inoltre, durante la notte, dopo il furto sono stati asportati tutti dissuasori sul lato sinistro e di nuovo tutto il supporto con l’unico dissuasore su lato destro uscita parco Dresda ed ad oggi non si è preso ancora alcun provvedimento in merito, chissà perché. Non è la prima volta che capita e guarda caso sempre allo stesso posto,lascio a Voi immaginare chi ha potuto fare tale atto vandalico per interessi personali e che livello di cultura che questi hanno. In una mia comunicazione e parlatone direttamente con il Sindaco in un mio incontro ,chiedevo l’installazione di una videocamera in prossimità del murales della Madonna del Lauro in modo da poter controllare il corso Italia dalla Piazza Santa Maria del Lauro sino all’innesto di Via Cassari. Se ciò fosse stato fatto si poteva individuare gli artefici del furto, chi ha asportato i paletti dissuasori e tutti quelli che non rispettano il limite di velocità. Non capisco perché certe cose non vengono prese in considerazione, non penso che sia così oneroso farlo, ne vale per la sicurezza di tutti ed è una questione d’ ordine pubblico. Forse non si vuole. Giorni fa allo stesso punto dove fu coinvolta mia nipote in un grave incidente ne è successo un altro per fortuna meno grave dovuto sempre alla situazione che si è venuta a creare in quel punto. In futuro ne succederanno altri. Il mio impegno è per tutti e non accetto di essere preso per i fondelli. Dopo gli incontri con il Sindaco, in me si è rafforzato quello che ho sempre pensato e detto: Non avrei mai voluto quest’amministrazione. Non me ne vogliano quei 1100 cittadini che l’hanno voluta.
Francesco Saverio Pollio

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