“Come definire il nostro ruolo di opposizione durante quest’anno? Efficace.
Efficace quanto questa legge lo permetta, efficace quanto in Italia possano essere efficaci le opposizioni.
Abbiamo sollevato da subito tutti quelli che poi si sono rivelati essere problemi reali. Sarebbe stupido ed inutile fare elenchi, basterebbe vedere il numero di interrogazioni e mozioni prodotte e osservare la consequenzialità dei provvedimenti per capire quanto siano state da stimolo alla maggioranza.
Tutto quello che è finito sulla piccola informazione locale sbandierato come scandalo, tutto il malaffare e la dietrologia di cui sono state riempite e si riempiono pagine e pagine web, aveva avuto una interrogazione o una mozione protocollata e agli atti del comune o un intervento in seduta di consiglio.
La piazzetta antistante la Chiesa della marina di Cassano, ultimo “scandalo”, che giustamente il parroco rivendica e a cui i giornali hanno fatto eco, è stato un argomento che Raffaele Esposito e Michele Maresca hanno sollevato già durante il primo o secondo C.C.
Ci sarebbero molti altri esempi alla portata di chi vuole informarsi onestamente, ma purtroppo il cittadino comune non è interessato a farlo, vi è un totale e colpevole disinteresse alla gestione della cosa pubblica.
E allora chi è che colpevolmente non si informa? Chi è che giudica e accusa un’opposizione non efficace? Chi la “gestione” l’ha avuta e vuole riaverla. Chi, professionista legato alle precedenti amministrazioni, rivuole la possibilità di accedere anche a piccoli appalti pubblici o semplici finanziamenti; chi con velleità e desiderio di esibirsi pensa di essere l’unico possibile portatore di “cultura”; chi riconosce le colpe della maggioranza di oggi perché si è macchiato delle stesse e con le stesse persone in quella di ieri; chi finge di denunciare, ma a questa maggioranza concede marchiani errori dovuti a piccoli e continui abusi di potere, dove diritti vengono venduti come personali concessioni.
Alla fine questo è quello che fanno di veramente degno di nota, alcuni di questa maggioranza, sotto gli occhi muti della stampa “con la schiena dritta”, preparando così le loro prossime candidature.
Da oltre 20 anni le stesse persone continuano a riproporsi e rimescolarsi, impedendo un vero rinnovo. Una situazione Gattopardiana: “Tutto cambia affinché nulla cambi”.
Raffaele non è un problema. È scaltro, nuota disinvolto in questo mare. Non cade in ingenui tranelli, ignora quanto viene scritto o detto su di lui, sa quando attaccare e quando stare zitto, da vero animale politico.
Il problema è Monia, che si è spesa con la sua professionalità permettendo a “Benessere Giovani” di essere una realtà, ma ha dovuto difendersi dai personalismi, dai protagonismi e dall’incapacità di riconoscere meriti, fino alla ridicola accusa di “collaborazionismo”.
Il problema è Michele che dice quello che pensa diretto e senza fronzoli, che ha spesso pagato la sua onestà intellettuale con ridicoli attacchi sia in consiglio comunale che da quella che si autodefinisce “libera informazione”.
Il problema sono io, che non amo l’esposizione mediatica e la comunicazione inutile, volta solo allo scopo di finire sui giornali per paura dell’oblio. Sono io, che credevo che il ruolo dell’opposizione fosse quello di riconoscere la vittoria della maggioranza e stimolarla a fare, non quello di spingere per farla cadere e permettere agli stessi di sempre di tornare e sprecare denaro pubblico, perché le elezioni costano.
Ma io sono un problema che nella peggiore delle previsioni sparirà fra tre anni e mezzo, senza temere alcun oblio non avendo cercato fama”.
Maria Gabriella Cappiello.