L’OPINIONE | Se l’iperattivismo dei Governatori è debolezza del Sistema…

SERVIZIO A CURA DI SALVATORE FOGGIANO
Cari lettori,
oggi voglio condividere con voi alcune mie riflessioni su questo periodo che abbiamo trascorso e che purtroppo stiamo ancora trascorrendo e che riguardano la politica e la democrazia.

In tutte queste settimane, nelle quali non solo il Governo nazionale ma anche le singole regioni hanno dovuto emettere decreti, regole e leggi utili ad affrontare il coronavirus, ho potuto assistere, ad una personalizzazione dell’istituzione politica quale essa sia, cosicché i Presidenti delle varie regioni sembravano incarnare la regione, cioè il volere di un governatore ci appariva come una legge o un diktat da osservare senza discutere.

Ma così è pericoloso, viene messa in discussione l’idea stessa di democrazia che è il governo di tutti. Sì, la personalizzazione delle istituzioni lede la nostra possibilità di partecipare alla politica, perché all’improvviso i vari governatori ci apparivano come gli sceriffi dei film western con la propria legge come bussola e il winchester sulle spalle. E noi li giudicavamo inconsciamente attraverso le categorie di simpatia e antipatia o peggio ancora, divertente, noioso. In realtà, il presidente è solo colui che cura l’indirizzo politico di una regione che è l’insieme di leggi,decreti,regolamenti e vari organi che regolano la vita di una comunità e di un territorio.

Quante volte, invece, in questi lunghi mesi, abbiamo sentito frasi del tipo: “ De Luca vuole”, De Luca dice”, “Zaia pretende più tamponi”, “ Zaia è pronto ad aprire la regione” “Fontana farà” o “Toti sgrida i cittadini”. Ecco, io non so voi, però secondo me questo rappresenta una debolezza del nostro sistema politico e forse (e senza forse) dovremmo tutti noi insieme muoverci per essere più attivi e vigili politicamente. Il nostro comportamento deve essere improntato al rispetto delle leggi ma anche alla critica costruttiva, motore unico di un continuo dialogo tra chi amministra e chi è amministrato, sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli e dell’onorabilità di ogni singola persona. Solo così una comunità cresce, quando tutti o perlomeno la maggior parte tende al bene di tutti.
Salvatore Foggiano