A cinquant’anni dalla sua tragica morte, esce “Vita di Luigi Tenco” di Aldo Colonna, che fa suoi i dubbi circa la fine del cantautore, nonostante la riesumazione del corpo, l’autopsia e il supplemento di indagine nel 2006.
Per Colonna, infatti, il biglietto d’addio di Tenco è “tarocco o apocrifo”; nel volume, egli ne riporta l’immagine e, in effetti, la L di “La rivoluzione” e la I di “Io, tu e le rose” presentano incertezze e ripensamenti di chi sta ricopiando o reinventando la frase…
Troppe le cose che non combaciano anche per quanto riguarda la posizione del corpo e la pistola.
A suo avviso, tra le prove a favore dell’ipotesi di omicidio rientra la presenza di tracce trimetalliche (antimonio, bario e piombo) che avrebbero dovuto trovarsi sul dorso della mano che aveva sparato, mentre su quelle di Tenco non c’erano: le uniche tracce riguardavano l’antimonio, che si trova comunemente sulle mani dei fumatori!
Aldo Colonna non si sofferma, però, soltanto sulle circostanze della scomparsa del cantautore, ma ne racconta la vita: un personaggio, un artista, scomodo, fiero e disperato, coerente e dalla forte personalità.
Per realizzare il volume, l’autore ha raccolto più di un centinaio di testimonianze, interviste e ricordi.
Getta, inoltre, una luce nuova su alcune celebri canzoni: emergono i punti di contatto con la poetica di Pavese e di Brecht, e con Dino Campana.
Un libro in cui le vicende personali e artistiche fanno da cornice al racconto di un animo fiero, inquieto, scomodo ma sempre dolorosamente coerente!
Rosa Gargiulo
Aldo Colonna, “Vita di Luigi Tenco” – Bompiani
Commenti
Una risposta a “Luigi Tenco, ci siamo ricordati di te!”
Grazie, Rosa. Mi interessa molto: lo leggerò.
DaniMat