In relazione alle notizie di stampa ed a quanto pubblicato in questi giorni sui social ci teniamo a comunicare quanto segue.
La Coop sociale Prisma è impegnata da sempre nell’assicurare servizi di eccellenza, specie quando sono coinvolti i bambini.
La maggioranza dei nostri soci ed operatori è formata da genitori.
Ciò nonostante abbiamo commesso un errore nella somministrazione del pasto del 03/02/2020, rispetto al quale siamo subito intervenuti con richiesta di analisi sul campione del prodotto scaduto – e di cui forniremo i risultati a breve – e con sanzioni disciplinari verso gli addetti che non hanno rispettato gli standard richiesti.
Nello specifico, su un totale di circa 700 pasti erogati presso i plessi di Massa Lubrense: Cesaro, Pulcarelli, Pastena e Torca, sono state somministrate 100 confezioni monoporzione da 40 grammi di Arrosto di Tacchino Amadori confezionato da GE. MA.PA. s.r.l., aventi data di scadenza 02/02/2020.
Si tratta di una referenza specifica prevista dal menu ufficiale del Servizio di refezione, Solo di Massa Lubrense – menù invernale, settimana 2, giorno venerdì.
Il menù del lunedì della IV settimana, appunto lunedì 03/02, prevedeva pasta con lenticchie e insalata; articolazione che a dire delle mamme comporta il rischio per un certo numero di bambini, che non hanno familiarità con i legumi, di non consumare un pasto soddisfacente.
Dunque l’affettato in oggetto, nonostante non fosse previsto nel menù di quel giorno, è stato da noi somministrato in aggiunta al piatto unico e contorno, per venire incontro ad una esigenza più volte rappresentata dalle famiglie, anche nel corso di incontri pubblici – da ultimo, quello di venerdì 31 gennaio.
Rispetto all’evento, da nostra verifica interna, abbiamo accertato che la causa di tale accadimento è da ricondursi al mero errore materiale da parte di alcuni nostri lavoratori.
Tutte le altre confezioni avevano scadenza 3/02/2020 e 04/02/2020 e 16/04/2020.
Abbiamo immediatamente ritirato la referenza ed informato formalmente gli Uffici Comunali dell’accaduto.
Aggiungiamo che l’arrosto di tacchino si trovava in perfetto stato di conservazione e non presentava nessuna alterazione, nè visiva né organolettica.
Lo stesso giorno abbiamo avviato le procedure di chiarimento nei confronti del fornitore e inviato un campione della referenza in oggetto al laboratorio pubblico e super partes del Dipartimento di Microbiologia degli alimenti Facoltà di Agraria Università degli Studi di Napoli, per sottoporlo all’analisi microbiologica. I risultati, appena disponibili, verranno divulgati attraverso i canali ufficiali.
Infine abbiamo altresì provveduto a comminare adeguate sanzioni a tutto il personale coinvolto.
Consapevoli dell’errore commesso, ci impegniamo con maggiore attenzione e vigore a salvaguardare il benessere e la salute dei bambini
(Comunicato stampa)
Commenti
Una risposta a “Mensa scolastica. Prisma chiarisce”
A gestire una cucina che prepara i circa 700 pasti al giorno c’è bisogno di personale con esperienza sulla gestione di un numero elevato di pasti ed inoltre ci vuole la giusta quantità di personale . Viva l’efficienza !! Abbasso il profitto !!