Il cuore non ha retto. Rosa ha stretto il sottile filo che la legava ancora alla vita con tutta la forza che aveva, circondata notte e giorno dall’amore della famiglia che le si era stretta attorno. Ma ieri notte quel filo si è spezzato.
Noi siamo stati fortunati. Abbiamo incrociato la nostra strada con la sua. Trascorreva notti insonni con la redazione di Agorà e con i figli, Peppe e Maurizio, lavorando alla stampa del giornale. Piegava, spillava e magari quando le luci del mattino si affacciavano alla porta, trovava anche il tempo per riordinare il piccolo centro stampa che si trovava sul Corso Italia.
La ricordiamo come una Donna infaticabile. Sorridente. Gentile.
Rosa era diventata col trascorrere delle settimane parte della nostra famiglia.
“Eri la mia colonna, il mio rifugio…ora sei il mio angelo! Ciao Mamma” . Queste le parole con cui il figlio Maurizio l’ha salutata. Le facciamo nostre abbracciando lui, Peppe e il marito Marco.
Ciao Rosa.
La redazione