Meta. Interrogazioni della minoranza su solarium e grossi bus

Quasi a sorpresa i consiglieri di minoranza della lista “Meta Comune” (Antonella Viggiano, Laura Attardi e Pane Francesco) firmano alcune interrogazioni assieme a Susanna Barba, quest’ultima eletta nella lista del sindaco Tito, ma passata all’opposizione. Opposizione che si unisce in una comune battaglia e dimostra di aver superato qualche incomprensione del passato. Rimane nel limbo il dott. Bruno Antonelli, che con la sua lista agevolò nel maggio 2014 l’elezione a sindaco di Giuseppe Tito.

Nell’interrogazione, le tre combattive signore  e il giovane legale manifestano il loro dissenso verso la scelta dell’Amministrazione Tito di realizzare il “solarium” sulla scogliera sita nel tratto di spiaggia libera  tra lo stabilimento balneare “La Conca” e l’hotel Alimuri. Il “solarium” –  osservano gli interroganti – sarà realizzato con un impalcato di legno e concesso gratuitamente all’hotel Alimuri. In tal modo la scogliera verrà “brutalmente sottratta alla libera fruizione dell’utenza tutta”. Abbastanza duro il commento dell’arch. Antonella Viggiano che stigmatizza la decisione dell’Amministrazione Comunale “di privatizzare il pennello di scogli più frequentato dai Metesi, meta di bambini e di mamme, di bagnanti di ogni età”.

Commenta su Facebook il com.te Lauro Gargiulo (mio omonimo): “Vedremo alla prima bella mareggiata dove ti arrivano i pezzi del solarium. Immaginate cosa può fare il mare se ha divelto la passeggiata”.

E, se con l’estate torna di moda soffermarsi sul problema del mare, taglia corto il citato comandante: “L’inquinamento esiste e persiste. Ormai non si conosce più l’odore, il colore dell’acqua di mare quando è limpida e pura. Tutta una cloaca massima.” Purtroppo è un’amara verità, ma il depuratore è appena entrato in funzione e il grave inquinamento prodotto in tutti questi anni non poteva di certo essere risolto con la bacchetta magica. Ci vorrà del tempo, qualche anno forse per vedere i primi risultati, sperando che tutto vada bene.

Una cosa è sicura: a Meta le spiagge libere e il mare limpido sono un bel ricordo di un lontano passato. Ora i cittadini, aggrappati alla scogliera, loro ultimo approdo, stanno per essere scacciati anche da qui e spinti al largo, in mare aperto.

Ma quanto pagano gli stabilimenti balneari per gli oneri di concessione? Quanta superficie occupano? Argomento tabù.

Lasciamo gli agognati ameni lidi e occupiamoci dell’altra interrogazione che riguarda l’annosa questione dei bus giganti, pubblici e privati, diretti verso le spiagge, dove sono gli hotel. È un fatto che gli autobus, incrociandosi nelle strette vie del centro storico, specialmente dov’è c’è il senso unico alternato con il semaforo, creano la paralisi quasi totale del traffico. L’opposizione giustamente reclama “un piano traffico che contempli l’adozione dei pulmini di trasporto locale in sostituzione, almeno da piazza Salvatore Ruggiero, degli autobus di grosso calibro”. Ma il piano traffico, a Meta, è un altro antico sogno e una vicenda irrisolta e forse irrisolvibile. Ci vorrebbe un intervento strutturale adeguato e risolutivo, un’intesa con il Comune Piano ecc. ecc.

Dulcis in fundo, a complicare un’estate che si annuncia rovente, è giunta puntuale l’ord. n. 69 del 12 giugno 2017, a firma del comandante dei VV.UU. Rocco Borrelli, che vieta il transito e la sosta in via Cristoforo Colombo, nel tratto compreso tra l’incrocio col Corso Italia e l’incrocio con Via Flavio Gioia, pena la rimozione forzata. Il divieto inizia il 19 giugno e termina il 30 settembre. Motivo? Rifacimento della pavimentazione in basolato da parte della ditta CEM Costruzioni Edil Metal srl di Rotondi (AV) per conto della Napoletanagas. Il rifacimento si è reso necessario perché, nella posa dei tubi per la metanizzazione, la pavimentazione è risultata purtroppo danneggiata, per cui la Napoletanagas si è dovuta accollare l’onere della spesa.

Provate, ora, ad immaginare il disagio dei residenti, dei gestori delle attività commerciali  (nel tratto interessato c’è una falegnameria) e degli automobilisti che per recarsi alla stazione Circumvesuviana saranno costretti a percorrere il Corso Italia, trafficato fino all’inverosimile, e passare per piazza Salvatore Ruggiero, davanti alle scuole. Viene, dunque, spontaneo chiedersi: sono proprio necessari tre mesi per completare i lavori? Nel mese di agosto, solitamente feriale, i lavori saranno presumibilmente sospesi, ma la strada resterà ugualmente preclusa al traffico. Chissà cosa ne pensa l’assessore al Corso Pubblico, cap. Pasquale Cacace…

 

Lauro Gargiulo


Commenti

Una risposta a “Meta. Interrogazioni della minoranza su solarium e grossi bus”

  1. Francesco Saverio Pollio

    Leggendo la parola, Interrogazione, vado indietro negli anni, quando a scuola venivo interrogato ricevendo poi un voto. A queste vostre interrogazione non viene dato ascolto,anzi queste vengono ignorate. Tutte le cose stabilite a tavolino vanno avanti. A noi cittadini metesi ci è stato tolto tutto, persino l’aria è diventata inrespirabbile. Si fa propaganda per attirare turismo, questo giova soltanto a pochi e non certamente a noi, MORTE TUA VITA MEIA. Il problema traffico è stato da sempre al centro delle discussioni nelle amministrazioni senza però trovare mai una soluzione, sono troppi gli interessi di alcuni. Meta, come disse il Sindaco Ing.re Angelo Cosenza, era un paese fatto per carrozze e carretti con i cavalli. Il progresso è regresso. Ci stiamo autodistruggendo, non c’è più speranza, che Iddio li sazi.

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