Il Comune di Meta mette in vendita il suo patrimonio immobiliare e conta di incassare:
-
per il 2016 / € 10.116.906,13
-
per il 2017 / € 1.293.600,00
-
per il 2018 / € 16.340,00
totale € 11.426.846,13
Questo in larga sintesi il “Piano di Alienazione e Valorizzazione immobiliare 2016/2018”.
In vendita per il 2016 non solo le abitazioni in Vico I Scarpati con alcuni terreni, ma quel che più conta verranno ceduti gli appartamenti di via Mariano Ruggiero costruiti all’indomani del terremoto per le tante famiglie rimaste senza casa. Furono allora costruiti ben 63 alloggi.
Si tratta, più precisamente, di appartamenti di superficie variabile (mq 55 – mq 80 – mq 115) e saranno venduti:
n. 6 appartamenti da € 90 mila; n. 9 appartamenti da € 130 mila; n. 9 appartamenti da € 190 mila; n. 18 appartamenti da € 209 mila e altri 6 da € 148 mila a € 330 mila.
I prezzi di vendita oscillano da € 1.650/mq ad € 1.817/mq, certamente inferiori ai valori del mercato immobiliare di Meta (pur volendo considerare che gli appartamenti sono occupati).
È una scelta francamente assai discutibile destinata a creare più d’un problema specialmente alle famiglie meno abbienti. Sorprende che il rag. Tito, che ama definirsi “sindaco del popolo”, porti avanti un provvedimento che proprio non mi sembra tanto “popolare”.
Decisamente contraria l’avv. Susanna Barba (eletta nella lista di Tito e passata all’opposizione).
L’arch. Antonella Viggiano, che ha votato contro, dichiara: “Ho espresso più volte sulla stampa il mio pensiero, che, in estrema sintesi, è rivolto alle fasce sociali più deboli che il Nostro [sindaco] si vanta di proteggere.” Ad Agorà del 22 ottobre us aveva dichiarato: “Alcuni appartamenti, compresi in una sola delle palazzine, sono stati accatastati, con una valorizzazione degli immobili e conseguente aumento del prezzo di mercato. […] E questa condizione allontana da parte degli attuali assegnatari la possibilità di riscattare il bene…”
Lauro Gargiulo